REDAZIONE MONZA BRIANZA

Un profilo temporaneo per le persone transgender

Lo chiedono gli studenti delle Superiori brianzole sull’esempio degli alias già in uso nelle università

Carriere scolastiche con alias, educazione sessuale e all’affettività libere e laiche; codice anti-molestie, tampon box e sportelli psicologici adeguati. Sono le richieste emerse da un sondaggio di Unione degli studenti (Uds) Monza e Vimercate, con l’appoggio di “Rete Brianza Pride“ e “Non Una Di Meno“, su oltre 10 istituti per testare l’inclusività nelle scuole superiori del territorio. In tutta la provincia hanno risposto oltre 1.500 studenti.

"Esigiamo di essere riconosciuti in quanto individui – dice Alessia Arcaini dell’UdS Monza, rappresentante del Mosè Bianchi – La scuola dev’essere uno spazio sicuro che risponda alle nostre necessità. Attualmente maschilismo e sessismo ci indirizzano verso un mondo diviso e discriminatorio". Il 22% degli studenti usufruirebbe della carriera alias, attualmente esistente solo nelle università, cioè un profilo alternativo e temporaneo che sostituisce il nome anagrafico con quello adottato, almeno fino all’ufficiale rettifica anagrafica. Offrirebbe alle persone transgender un ambiente di studio che rispetti loro e il genere cui sentono di appartenere. L’82% supporta l’attuazione di questa proposta.

"Ogni giorno viene invalidata la mia identità – afferma Theo Ghezzi dell’UdS Monza – È profondamente umiliante e doloroso non essere visto". Il 73,1% degli studenti ha dichiarato di non aver mai fatto educazione sessuale e, del restante 26,9%, solo il 13 ha trovato tale esperienza effettivamente formativa. Particolarmente sentito il tema delle molestie sessuali: l’85% sente l’esigenza di uno sportello anti molestie nella propria scuola. L’83,7% degli studenti chiede la distribuzione gratuita di assorbenti e tamponi, oggi tassati come beni di lusso, con Iva al 22%. Cristina Bartolini