Besana Brianza – Una passione che l’ha fatto “volare“ in vetta all’Italia e al mondo intero. Metafora non può essere migliore quando si parla di ornicoltura e di un campione come Piercarlo Redaelli, ornicoltore di Besana appena laureatosi – per l’ennesima volta – campione d’Italia nel 55° Campionato Italiano di Ornitologia (svoltosi a fine dicembre a Montichiari) nelle due categorie di uccelli a cui è più dedito: organetto pastello bruno e pastello bruno. Il trionfo è l’ultimo di una lunga serie. Redaelli è stato campione del mondo a Napoli non più tardi del 2023, vantando nel suo palmares, in tutto, 3 mondiali (con due secondi posti), un europeo e quindici campionati italiani. Il suo segreto? Allevare con cura, amore e scrupolosa attenzione i suoi uccelli. "Amo questi animali da quando sono bimbo, da quando facevo l’asilo – spiega l’ornicoltore besanese –. Mio zio e mio nonno avevano una fattoria a Nibionno in cui sono cresciuto, innamorandomi degli uccelli, dei cavalli, dei tanti animali che la rendevano un luogo speciale".
"Da allora coltivo questa passione avendo avuto sempre uccelli in casa – continua –, fino a che in età adulta ho iniziato ad essere un vero e proprio ornicoltore e a partecipare a concorsi di bellezza, dal 1987. Oggi curo 30 coppie di organetti e lucherini e qualche crociere e ciuffolotto, che danno parecchio da fare, anche se da pensionato è meno impegnativo di prima". Per badare come si deve ai suoi uccelli ci vogliono almeno 4 ore al giorno. "Di solito per la loro cura, alimentazione, pulizia ci vogliono 2 ore alla mattina e 2 ore al pomeriggio – chiarisce il campione d’ornitologia –, ma adesso riesco a farlo senza problemi. Più tosto era quando lavoravo come operaio, che per badare ai miei organetti dovevo alzarmi alle 4 del mattino e poi riprendere il lavoro quando rientravo dalla fabbrica". In lui però la fiamma della passione non si è mai affievolita e, anzi, continua ad essere alimentata da curiosità e ambizioni.
"Io faccio mutazione genetica – spiega –, seguo la legge di Mendel per creare incroci che combinando fattori ancestrali diano vita a nuove varietà di colore e di aspetto. Parto ad esempio da un soggetto nero e riesco a portarlo ad una colorazione di piumaggio diversa, come gialla o bruna. In pratica – prosegue –, creo incroci facendo nascere esemplari particolari. Io e un altro ornicoltore di Udine abbiamo dato vita a un lucherino con una mutazione gialla che è stata una delle rare innovazioni avvenute in Italia. La maggior parte delle novità in questo senso arrivano dai Paesi del nord Europa, in particolare Belgio e Olanda". I suoi organetti e lucherini sorprendono per l’aspetto curato e robusto.
"Nel concorso nazionale appena andato in scena a Montichiari i miei organetti hanno avuto un punteggio di 93 su 100, che è una soglia molto difficile da raggiungere se si considera che in queste competizioni il punteggio massimo è sempre stato 94 e in rarissimi casi 95 – precisa Redaelli –. Vengono valutati il volo, la struttura e il piumaggio, attraverso una giuria di esperti della Federazione ornitologica italiana, alla quale sono iscritto". Per il futuro l’idea è di continuare a fare nuove scoperte e di competere. "Mi sto preparando per il campionato del mondo del 2026 in Portogallo – rivela –, non quello di quest’anno in Spagna perché voglio arrivare pronto con l’obiettivo del primo posto. Mi piace moltissimo andare in Europa, lì ho fatto conoscenze che mi hanno arricchito tanto". Infine un messaggio per i giovani: "Bisogna riportare i nostri bambini e ragazzi a riscoprire la natura e gli animali. La gioia che ti può dare lo schiudersi di un guscio e la mamma che imbocca il piccolo è un’emozione che ti riempie la vita".