Hanno creato persino una birra, appositamente pensata, per ribadire il loro stop a Pedemontana e al consumo di suolo.
E tra qualche giorno si ritroveranno sotto il grattacielo della Regione per "manifestare in modo creativo" il dissenso verso la costruzione del tratto brianzolo della nuova autostrada, portando con sé 35 alberi a rappresentare i chilometri di asfalto che dovrebbero piovere su questa fetta di territorio.
Non si ferma in città l’opposizione alla realizzazione di Pedemontana.
Ieri sera nel centro civico della frazione di Santa Margherita si è tenuta un’assemblea pubblica per fare il punto della situazione e per "conoscere le tante contraddizioni di questo progetto insostenibile".
A promuovere l’iniziativa il Comitato per la difesa del territorio, che riunisce i residenti di Santa Margherita, Bareggia, San Giorgio, ossia le zone più coinvolte da questa porzione del tracciato.
Proprio il Comitato nei giorni scorsi ha presentato anche la nuova birra artigianale chiamata “Suolo libero No Pedemontana“, una wit-blanche creata dal gruppo insieme al Birrificio Rurale di Desio per sensibilizzare, nel modo più ampio possibile, sul tema e tenere alta l’attenzione sia sul consumo di suolo sia sull’opposizione all’autostrada. I lissonesi saranno poi venerdì 17, insieme ad altri gruppi e comitati, davanti alla sede della Regione per recapitare alla Giunta lombarda 35 alberi, uno per ogni chilometro di autostrada che si vorrebbe costruire in Brianza.
Intanto prosegue la raccolta firme lanciata in città dal Comitato per chiedere all’Amministrazione comunale che nel prossimo Piano di Governo del Territorio, il Pgt, sia prevista una precisa clausola “zero consumo di suolo“: al momento sono già 800 i lissonesi che hanno sottoscritto la proposta.
Fabio Luongo