
I cittadini chiedono verde e servizi per compensare la colata di cemento in arrivo nel quartiere
Verde e servizi in compensazione a edilizia residenziale e sede della guardia di finanza. La variante al Pgt “Accordo di programma Polo istituzionale“ in discussione in Consiglio comunale preoccupa la Consulta di quartiere San Biagio/Cazzaniga per il taglio del bosco. Se ne è parlato l’altra sera alla Consulta; il coordinatore Luca Spinelli e il referente di Legambiente Giorgio Majoli hanno preparato un documento di osservazioni inviato all’Amministrazione.
La variante prevede una colata di cemento sull’area della ex Caserma IV Novembre e su alcune aree limitrofe per 100.000 metri cubi fra residenze universitarie, parcheggi interrati, una nuova sede della guardia di finanza, edifici residenziali alti 13 piani e non meglio precisati "servizi civici". L’assessora alla Partecipazione Andreina Fumagalli ha chiarito che non si intende una sede del Centro civico (di cui il quartiere ha bisogno). Quindi, qualora vi fosse l’eventuale realizzazione del Centro civico in quella zona, i cittadini chiedono che possa essere svincolato dagli altri insediamenti realizzati dal privato. La consulta si chiede che tipo di dotazioni si stanno pensando per accogliere uno sviluppo urbanistico e residenziale così pesante.
"Tale variante eliminerà parte del bosco spontaneo di circa 30.000 metri quadri - specifica Majoli -. Il disboscamento necessita di compensazioni da 2 a 5 volte l’area interessata dal taglio delle piante". La consulta chiede che le compensazioni siano realizzate entro i confini di Monza, possibilmente alla Boscherona, individuata per il progetto del Giardino della Rigenerazione o comunque in aree limitrofe al comune di Monza. "Chiediamo con urgenza un confronto con la cittadinanza attraverso un’assemblea pubblica alla presenza degli assessori".
Cristina Bertolini