Vogliono innanzitutto un percorso ciclopedonale che colleghi il quartiere, e quindi la città, direttamente con la vicina Monza, verso viale Elvezia, agganciandosi all’itinerario per le bici che già lì esiste. Un’opera necessaria per permettere di spostarsi in sicurezza in sella alle due ruote e per mettere fine al pericolosissimo passaggio di biciclette, e persino di pedoni, dalla rotonda all’uscita della Valassina. Un itinerario che sarà utile anche in vista del futuro arrivo in zona della metropolitana. Ma invocano pure un collegamento ciclopedonale interno verso Lissone e la creazione di una fermata dell’autobus di linea nel rione, a servizio delle strade in cui oggi i pullman non sostano ma che negli anni hanno visto aumentare gli abitanti. È quanto chiedono al Comune i residenti del quartiere di via Giotto, assieme a quelli del quartiere “Da là dal punt”. Una richiesta che ha preso la veste concreta di una petizione sottoscritta da 367 lissonesi della zona.
Domani le sollecitazioni all’Amministrazione contenute nella raccolta firme approderanno tra i banchi del Consiglio comunale, con il documento che verrà discusso dal parlamentino locale. I residenti domandano in particolare "la realizzazione di un passaggio ciclopedonale che colleghi il quartiere Giotto direttamente verso Monza, in corrispondenza di viale Elvezia o secondo percorsi consoni". "Tale passaggio - spiegano nella petizione - si rende necessario per migliorare la comunicazione e il collegamento, come ha fatto Monza, con diversi nuovi percorsi ciclabili anche verso altri Comuni".
Questo "anche in vista della prossima metropolitana". Un altro itinerario ciclopedonale suggerito è quello "verso Lissone da via Colzani a via Pisacane". Si chiede infine "di creare una fermata bus del trasporto pubblico nel quartiere che serva le vie sprovviste di fermate, come ad esempio via Giotto".
Fabio Luongo