BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Uno Stallazzo da salvare. Raccolte 4mila firme. La Regione darà 1,5 milioni

Dopo lo smottamento della ciclopedonale il punto ristoro aveva chiuso. La soluzione grazie alla petizione della coop che lo gestiva e al sì del Pirellone.

La consegna delle 4mila firme raccolte a partire da fine dicembre grazie alla petizione lanciata dalla cooperatrice sociale “Solleva“ che gestiva il punto ristoro sull’Adda dando lavoro anche ai disabili

La consegna delle 4mila firme raccolte a partire da fine dicembre grazie alla petizione lanciata dalla cooperatrice sociale “Solleva“ che gestiva il punto ristoro sull’Adda dando lavoro anche ai disabili

Quattromila firme per riaprire lo Stallazzo, a Cornate. Si è chiusa con un boom di adesioni la petizione lanciata a fine dicembre da Solleva, la cooperativa sociale che gestisce il punto ristoro, l’unico nel raggio di 30 chilometri che presidia le sponde dell’Adda e dà lavoro a persone disabili. La consegna all’assessore Gianluca Comazzi al Pirellone è stata organizzata da Jacopo Dozio, consigliere brianzolo di Forza Italia. "Abbiamo discusso del ripristino delle rive colpite da una frana lo scorso maggio - dice l’azzurro -. La Regione ha messo a disposizione 1 milione e mezzo per la sistemazione, ora attendiamo l’intervento della Provincia di Monza e il Comune per la realizzazione dei lavori". A raccontare il disagio affrontato dall’attività da quasi un anno, il presidente Luigi Gasparini e la direttrice Erika Grandi: "Siamo chiusi dal 1° dicembre, l’impossibilità di percorrere l’alzaia ci ha fatto perdere l’80% degli introiti. Ringraziamo la Regione e ci rivolgiamo di nuovo alle istituzioni: aiutateci anche con fondi a far ripartire il locale che riapriremo in primavera". Erano stati loro a lanciare l’Sos on-line a fine 2024. Tutta colpa del maltempo e del dissesto idrogeologico che con le piogge torrenziali della scorsa primavera avevano causato lo smottamento e l’interruzione della ciclopedonale, una delle vie più battute della Lombardia. La valanga aveva bloccato la riva del Naviglio causando il cedimento del terreno, il crollo della strada e del guardrail. Gli scorci sono molto frequentati, amati, e anche celebri grazie a Leonardo che ha fissato per sempre i paesaggi fra le due centrali idroelettriche Bertini ed Esterle nelle sue tele. La Provincia brianzola ha pagato con 30mila euro di fondi propri uno studio propedeutico al cantiere, i geologi chiariranno le cause dell’incidente e valuteranno la stabilità delle rive. Il Pirellone ha stanziato i fondi, in arrivo dalle concessioni delle grandi derivazioni idroelettriche. Nel frattempo Solleva mette a punto progetti per lo sviluppo di una rete per la promozione del turismo culturale, "facendo tesoro delle risorse e delle indicazioni fornite dalle istituzioni e da vari soggetti al lavoro sul territorio. Siamo certi che la collaborazione tra pubblico e privato sociale sia la migliore ricetta per il rilancio dell’area, a beneficio dei residenti e del turismo di qualità".