
La consegna delle 4mila firme raccolte a partire da fine dicembre grazie alla petizione lanciata dalla cooperatrice sociale “Solleva“ che gestiva il punto ristoro sull’Adda dando lavoro anche ai disabili
Quattromila firme per riaprire lo Stallazzo, a Cornate. Si è chiusa con un boom di adesioni la petizione lanciata a fine dicembre da Solleva, la cooperativa sociale che gestisce il punto ristoro, l’unico nel raggio di 30 chilometri che presidia le sponde dell’Adda e dà lavoro a persone disabili. La consegna all’assessore Gianluca Comazzi al Pirellone è stata organizzata da Jacopo Dozio, consigliere brianzolo di Forza Italia. "Abbiamo discusso del ripristino delle rive colpite da una frana lo scorso maggio - dice l’azzurro -. La Regione ha messo a disposizione 1 milione e mezzo per la sistemazione, ora attendiamo l’intervento della Provincia di Monza e il Comune per la realizzazione dei lavori". A raccontare il disagio affrontato dall’attività da quasi un anno, il presidente Luigi Gasparini e la direttrice Erika Grandi: "Siamo chiusi dal 1° dicembre, l’impossibilità di percorrere l’alzaia ci ha fatto perdere l’80% degli introiti. Ringraziamo la Regione e ci rivolgiamo di nuovo alle istituzioni: aiutateci anche con fondi a far ripartire il locale che riapriremo in primavera". Erano stati loro a lanciare l’Sos on-line a fine 2024. Tutta colpa del maltempo e del dissesto idrogeologico che con le piogge torrenziali della scorsa primavera avevano causato lo smottamento e l’interruzione della ciclopedonale, una delle vie più battute della Lombardia. La valanga aveva bloccato la riva del Naviglio causando il cedimento del terreno, il crollo della strada e del guardrail. Gli scorci sono molto frequentati, amati, e anche celebri grazie a Leonardo che ha fissato per sempre i paesaggi fra le due centrali idroelettriche Bertini ed Esterle nelle sue tele. La Provincia brianzola ha pagato con 30mila euro di fondi propri uno studio propedeutico al cantiere, i geologi chiariranno le cause dell’incidente e valuteranno la stabilità delle rive. Il Pirellone ha stanziato i fondi, in arrivo dalle concessioni delle grandi derivazioni idroelettriche. Nel frattempo Solleva mette a punto progetti per lo sviluppo di una rete per la promozione del turismo culturale, "facendo tesoro delle risorse e delle indicazioni fornite dalle istituzioni e da vari soggetti al lavoro sul territorio. Siamo certi che la collaborazione tra pubblico e privato sociale sia la migliore ricetta per il rilancio dell’area, a beneficio dei residenti e del turismo di qualità".