STEFANIA TOTARO
Cronaca

Pensionato morto schiacciato da una balla di fieno: la Procura sigilla il deposito: “Indagini sulla sicurezza”

Tragedia a Usmate Velate. Disposta l’autopsia sul corpo di Angelo Vertemara, 67 anni. Aveva passato le redini al figlio, ma dava ancora una mano

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Il deposito in comodato d’uso nella vicina azienda agricola Il Sole, a Velasca

Autopsia per la vittima e sequestro della porzione del capannone dove si è verificato l’infortunio sul lavoro costato la vita al 67enne Angelo Vertemara. Li ha disposti la sostituta procuratrice monzese Emma Gambardella, magistrato di turno martedì quando nel pomeriggio l’ex titolare dell’omonima fattoria a gestione familiare di Usmate Velate è stato schiacciato da una balla di fieno di 800 chili che stava sistemando in un deposito in comodato d’uso nella vicina azienda agricola Il Sole, a Velasca.

Secondo una prima ricostruzione, il 67enne stava sistemando le rotoballe di fieno quando, spostandone una con il forcone, il pesante manufatto, per cause ancora da accertare, gli è rovinato addosso, non lasciandogli scampo. Ad accorgersi di quanto accaduto i proprietari del capannone, che poco prima delle 16.30 hanno fatto scattare l’allarme. Ma i soccorsi sono stati vani e lunghe le operazioni per il recupero della salma, trasportata all’Istituto di medicina legale di Milano in attesa dell’autopsia.

Mentre la porzione del deposito scenario dell’infortunio mortale, utilizzato in parte anche dall’azienda agricola vimercatese, è stata posta sotto i sigilli a disposizione dei tecnici dell’Ats esperti in normative per la sicurezza sui luoghi di lavoro che, dopo un primo sopralluogo, dovranno stilare una relazione da presentare alla Procura che confluirà nel fascicolo penale per omicidio colposo aperto come atto dovuto al momento contro ignoti.

Sotto la lente degli inquirenti la dinamica dell’incidente per verificare se Angelo Vertemara, da solo all’interno del capannone, stesse lavorando in condizioni di sicurezza. L’uomo, dicono gli investigatori, aveva creato 30 anni fa la fattoria che porta il suo cognome e che produce latte, yogurt e altri derivati e alleva animali, le cui carni insieme agli altri generi alimentari vengono vendute in uno spaccio aperto nel fine settimana, dove si possono trovare anche verdure, riso, miele, ottenuti con collaborazioni con altri produttori.

Arrivato all’età della pensione, Angelo aveva passato ufficialmente al figlio le redini della fattoria, nota nella zona anche per appuntamenti con sport, merende e aperitivi in occasione del fiorire nei campi della lavanda. Ma non aveva smesso di aiutare i familiari nella gestione dell’attività di via San Carlo a Usmate Velate, dove ieri il cancello dell’azienda agricola era spalancato per la processione di parenti e conoscenti arrivati per porgere le condoglianze. “Una brava persona, un gran lavoratore”, ripetono tutti, distrutti dal dolore.