ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

L’incubo sulla Statale 36, i cantieri autunnali mettono tutti in coda: “Perché non farli prima?”

La protesta degli automobilisti bloccati fra asfaltature e svincoli chiusi. Un’ora per raggiungere Desio da Monza. “Nessuno pensa ai danni”

Svincoli bloccati e asfaltature hanno costretto migliaia di automobilisti a uscire appena possibile dal viale paralizzato intasando anche la viabilità locale

Svincoli bloccati e asfaltature hanno costretto migliaia di automobilisti a uscire appena possibile dal viale paralizzato intasando anche la viabilità locale

Desio (Monza e Brianza) 26 settembre 2024 - Odissea, incubo, disastro. Sono tante le parole, tutte ai limiti del “catastrofico”, che circolano in questi giorni, nelle piazze reali e virtuali della Brianza, abbinate alla SS36 del Lago di Como e dello Spluga, più nota come Valassina.

Un tam tam di proteste che accomuna un po’ tutti coloro che sono costretti a muoversi, negli orari di punta, per andare a lavoro o scuola. E che, dall’arteria che collega Milano e Lecco tagliando in due la Brianza, si riversa nei centri abitati attigui, creando un grande ingorgo diffuso di auto e mezzi pesanti, tutti in fuga negli orari di punta dalla superstrada praticamente bloccata dai cantieri.

Una situazione che ha creato un cocktail tossico di rabbia, lamentele, disagi. Tutto nasce dai lavori in corso lungo la carreggiata per il nuovo asfalto, con tanto di svincoli chiusi a scacchiera. Un caos piuttosto disorganizzato, a quanto pare. La comunicazione ufficiale di Anas era questa: “SS36 del Lago di Como e dello Spluga – corsia chiusa causa lavori di manutenzione tra 1,686 km prima di Incrocio Desio e 409 m dopo incrocio Monza – SS527 Bustese”.

In sostanza: una corsia chiusa e un maxi imbuto per andare verso Milano nelle ore più calde per il traffico, ma con rallentamenti già alle prime ore del mattino, verso le 6.15. Code chilometriche, con veicoli che sognavano il passo d’uomo, tanto da metterci 50 minuti per fare da Desio a Lissone, o un’ora per arrivare dalla stessa Desio a Monza. Per migliaia di persone, un vero e proprio incubo, con ritardi al lavoro e altre problematiche. E con il traffico, che si intasa inevitabilmente anche nelle arterie cittadine, andando ad aggravare la situazione.

“Io abito a Desio e devo andare a lavoro a Cinisello – racconta Francesca Povia, infermiera -, la Valassina la evito da sempre perché a quell’ora è un disastro e faccio un percorso alternativo tra Muggiò e Nova. In questi giorni però il caos sulla statale ha creato il delirio anche sulla mia strada e sono arrivata tardissimo a lavoro. Non possono organizzare meglio questi lavori?”.

“I lavori vanno fatti perché le strade devono essere in ordine e sicure, quindi sono un bene – le fa eco Sergio Citterio – ma non è ammissibile che in una via come questa, così trafficata, non si possano programmare in altri periodi o modi. Nessuno pensa ai danni per i cittadini?”. “Sono spesso in giro per lavoro e ieri sono rimasta incastrata nella Valassina – dice Elisabetta Viganò – mi ha sballato tutti gli appuntamenti e mi sono dovuta scusare con un paio di clienti”. Per mutuo controllo e mutuo soccorso, da tempo si sono creati dei gruppi sui social network, che si scambiano informazioni in tempo reale su cantieri, incidenti, code e altri problemi relativi alla statale. Luoghi che inevitabilmente sono diventati anche uno “sfogatoio“.

“Ormai la Valassina è diventata peggio della Salerno-Reggio Calabria”, lamenta un utente. C’è anche chi ipotizza una azione legale di gruppo, per i disagi creati con questi lavori e propone un “mail bombing“ verso i vertici dell’azienda che gestisce l’infrastruttura per farsi sentire. “Ovviamente saranno andati al risparmio non prevedendo lavori notturni e fregandosene del calvario di chi percorre tutti i giorni la Statale 36”, dice un automobilista.

In sintesi estrema: “Asfaltare la Statale 36 quando tutti hanno ripreso a lavorare e durante l’ora di punta è una pessima idea”.

E ancora: “Questi lavori non si possono svolgere in estate quando la viabilità è più scorrevole e anche le scuole sono chiuse? Oppure semplicemente tutti durante la notte?”.

Il calvario dei forzati dell’automobile dovrebbe durare fino a sabato 28 settembre. Salvo sorprese. E fino al prossimo cantiere.