REDAZIONE MONZA BRIANZA

Ventotto nuovi giovani agenti e la Gabbia Rossa degli studenti

Ventotto nuovi agenti, l’organico della Questura a questo punto supera abbondantemente le 200 unità. Nell’ottica di potenziamento della Questura di...

Gli studenti dell’Istituto Superiore Meroni di Lissone hanno portato in Questura la “Gabbia Rossa“ per le vittime di violenze

Gli studenti dell’Istituto Superiore Meroni di Lissone hanno portato in Questura la “Gabbia Rossa“ per le vittime di violenze

Ventotto nuovi agenti, l’organico della Questura a questo punto supera abbondantemente le 200 unità. Nell’ottica di potenziamento della Questura di polizia di Monza, sono arrivati infatti 28 neo agenti appena nominati, dopo aver completato il 227° corso di formazione, e aver giurato fedeltà alla Repubblica il 12 dicembre scorso. Si tratta di ragazze e ragazzi fra i 19 e 27 anni, provengono dalle Scuole Allievi Agenti della Polizia di Stato di Alessandria, Brescia, Caserta, Campobasso, Pescara, Peschiera, Piacenza, Trieste, Vibo Valentia e Nettuno, dove hanno svolto il corso di formazione.

Sin da subito saranno assegnati alle varie articolazioni della Questura e andranno a incrementare i suoi uffici, in particolare per rafforzare i servizi di controllo del territorio e dell’Ufficio Immigrazione. Il Questore Salvatore Barilaro ha sottolineato "come l’importanza dell’assegnazione di queste preziose risorse, testimoni l’attenzione che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza riserva al territorio e alle comunità di Monza e della Brianza, per rafforzare il presidio del territorio e l’efficienza dei servizi resi a favore dei cittadini".

Nella mattinata dell’insediamento, l’altro giorno, i giovani agenti hanno partecipato anche alla consegna da parte della preside dell’Istituto Superiore Meroni di Lissone e di una rappresentanza di ragazzi della scuola, di un manufatto rappresentante una “Gabbia Rossa“. Realizzata dai ragazzi nell’ambito del percorso di riflessione svolto sulla problematica della violenza contro le donne, l’opera rimarrà esposta nell’atrio della Questura di Monza. Dotata di un Qr Code che ne illustra il significato, "è un modo originale per riflettere sulla brutalità del silenzio che avvolge molte donne o vittime di violenza di genere.

Dario Crippa