REDAZIONE MONZA BRIANZA

Via libera alla casa di riposo. Il Tar respinge la Casati ma la partita è ancora aperta

Ad Arcore forze politiche divise e comitati critici

Via libera alla casa di riposo. Il Tar respinge la Casati ma la partita è ancora aperta

Via libera alla casa di riposo davanti al Palaunimec, il Tar respinge il ricorso della Casati Arcore, l’Rsa in via Sant’Apollinare si può fare. La decisione dei giudici amministrativi segna un punto pesante a favore di Borgo Lecco Iniziative, la società proprietaria dell’area che da anni aspetta di realizzare la struttura, 160 posti letto al centro di una delicatissima partita fra lungaggini burocratiche, comitati contrari e per ultimo l’iniziativa giudiziaria della società sportiva, che potrebbe ricorrere al Consiglio di Stato.

La decisione nel merito non sarebbe ancora stata presa. L’arrivo del servizio "sicuramente necessario alla città", dice il sindaco Maurizio Bono, potrebbe non essere dietro l’angolo. Doccia fredda per il gruppo sportivo che non voleva convivere con il polo per anziani che limiterebbe l’accesso al palazzetto. La questione ha animato la vita pubblica per dieci anni fra forze politiche di opposizione critiche sull’operazione e comitati di cittadini che non volevano vedere il “pratone“ davanti al polo sportivo cementificato e l’ipotesi di un referendum. Ora, la sentenza del Tar cambia tutto e il centrosinistra, nel frattempo passato in minoranza (quando governava aveva chiuso la partita con l’operatore), chiede all’amministrazione di convocare il consiglio per spiegare cosa accadrà da qui in poi. "È importante riportare la questione all’attenzione della gente riavviando il coinvolgimento dei cittadini finora mancato", sottolinea la lista ImmaginArcore da sempre con il sopracciglio alzato sulla Rsa in quella zona, ma non alla casa di riposo. Il nodo è il posto in cui realizzarla.

Bar.Cal.