CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Viaggio nei cantieri fantasma

Dal teatro a Cederna alla biblioteca di via Zuccoli fino ai giardini pubblici chiusi in via Perosi

di Cristina Bertolini

Monza si popola di cantieri fantasma: ristrutturazioni iniziate, di cui non si vede la fine, ma su cui i cittadini si interrogano. Esempio sollevato nelle ultime ore, il teatrino di Cederna: i residenti ricordano che la fine dei lavori di ristrutturazione è prevista tra un anno, ma il cantiere langue chiuso e abbandonato. Sul cartello il permesso di costruire, ma niente tempi di consegna. È un piccolo gioiello risalente a quella che i monzesi chiamano “Cedernopoli”, l’area in cui, nel 1904 l’imprenditore milanese Antonio Cederna decise di costruire uno stabilimento tessile. Quattro anni dopo nacque la fabbrica tessile, in cui vennnero assunti un’ottantina di operai. Passaronono tre anni e gli affari andavano bene: nel censimento del 1911 l’azienda Filatura e Tessitura Cederna contava 620 addetti. Aumentavano le persone che si trasferivano a Cederna e bisognava trovare alloggi per le famiglie dei lavoratori. E allora è l’azienda costruì per i lavoratori abitazioni moderne, dotate di luce elettrica, acqua, gas. Si aggiunsero una scuola materna, il teatro, appunto e la chiesa di San Francesco. Lavori fermi e tutto tace anche per la Biblioteca di Cederna, in via Zuccoli che doveva essere un fiore all’occhiello della città e invece giace abbandonata. Si tratta di un lavoro da quasi 265 mila euro che avrebbe dovuto riaprire proprio in questi giorni, ma in cui il cantiere giace abbandonato da settimane. I residenti della zona raccontano di non vedere operai da qualche tempo. Nel progetto si prospetta una biblioteca green, senza barriere architettoniche che la giunta Allevi aveva approvato lo scorso anno e presentato come un passo avanti per tutto il quartiere. Il sindaco e il vicesindaco Simone Villa avevano specificato: "Vogliamo riportare al centro della vita sociale di Cantalupo questo luogo che deve diventare un punto di referimento del quartiere, accessibile a tutti, in cui investire del tempo". Per l’occasione il sindaco aveva fatto sapere che il cantiere sarebbe durato 9 mesi. In questo momento la struttura è aperta, senza porte, né serramenti, in balia di chiunque voglia entrare. Da qualche settimana, in un altro angolo della città, in via Perosi, angolo via Boito, i giardini sono stati chiusi al pubblico e i giochi per i bimbi divelti, evidentemente per rinnovo. Ma anche qui i cittadini si chiedono quando verranno sostituiti e riaperto lo spazio di aggregazione per bimbi e nonni. Sul cartello niente data di consegna. Cancellato e poi riscritto a pennarello l’importo per 79mila 230 euro.