ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Viaggio nel futuro. Dalla lavatrice ai satelliti su Marte. La vita in un chip

Il colosso della microelettronica St svela i progetti da fantascienza. E chiama a raccolta i giovani studenti: "Il lavoro di domani è qui".

Viaggio nel futuro. Dalla lavatrice ai satelliti su Marte. La vita in un chip

Il colosso della microelettronica St svela i progetti da fantascienza. E chiama a raccolta i giovani studenti: "Il lavoro di domani è qui".

Benvenuti nel futuro. Lavatrici intelligenti che permettono maggiore efficienza energetica e idrica, cucine senza cavi, apparecchi che collegati a pannelli fotovoltaici generano acqua dall’aria (già usati in Tanzania), prototipi di monoposto e moto elettriche d’avanguardia,teche usate per la Gioconda al Louvre, apparecchi sanitari che in un colpo segnalano glicemia, colesterolo, ph ed eventuale principio di Parkinson. E ancora tantissimi prodotti per la mobilità sostenibile e la robotica. È il “biglietto da visita“ di StMicroelectronics - colosso mondiale nella produzione di componenti elettronici e a semiconduttore - in piazza Roma a Monza. Una giornata all’insegna della tecnologia, con la possibilità anche di esplorare virtualmente l’impianto produttivo di Agrate grazie a visori di realtà virtuale. Un grande allestimento di gazebi in cui a presentare i prodotti e a parlare delle attività dell’azienda sono stati i ricercatori di St, insieme ai docenti e gli studenti di alcune delle università e istituti tecnici con cui il colosso dell’elettronica collabora da tempo (presenti il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l’Università Statale di Milano, la Bicocca, l’Università degli studi di Pavia e l’Università degli studi di Brescia, più diversi istituti tecnici brianzoli e lombardi).

L’evento, denominato “Costruiamo Innovazione (insieme)“, ha avuto la doppia finalità di far conoscere maggiormente sul territorio una grande eccellenza come StMicroelectronics, che non producendo prodotti finiti non ha la notorietà che merita e al tempo stesso dare l’opportunità agli studenti e alle loro famiglie di osservare da vicino cosa si intende quando si parla di materie Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) e in generale dell’importanza di studi di scienze e tecnologia. Non a caso alle spiegazioni degli esperti si sono accompagnate numerose attività e laboratori, oltre a tre talk, in cui si è discusso degli attacchi alle funzionalità dei chip, di sicurezza dei sistemi basati su intelligenza artificiale, di utilità dell’IA applicata al vestiario (anche a fini sanitari), di computer quantistici e del futuro dell’azienda, o meglio delle tante opportunità professionali che questa grande realtà internazionale può offrire ai ragazzi. Oggi StMicroelectronics ha in Italia 15 sedi, di cui 2 grandi siti produttivi ad Agrate e a Catania, conta quasi 12.700 dipendenti, di cui 5.300 ad Agrate (e 6.500 in Lombardia) e produce in tutti i settori in cui la microelettronica apporta contributi positivi alla vita delle persone. Gli ambiti di riferimento sono quattro: automotive, industrial, personal electronic e computer, periferiche e communication. Sull’automotive e sull’industrial, l’azienda italo-francese è addirittura leader a livello planetario, mentre sugli altri settori ha una presenza più opportunisticamente studiata, la quale comunque la vede fornitrice di tanti marchi di altissimo livello.

Per le auto si lavora soprattutto sulla sicurezza e sul green; nell’industria per un aumento dell’automazione che permetta un lavoro più leggero, sicuro e meno dispendioso a livello di consumo energetico; nel personal electronic soprattutto sull’elettromedicale, mentre in computer e periferiche per migliorare la connettività, con chip in grado di aumentare la potenza. St arriva addirittura fuori orbita terrestre: i suoi chip, protetti dalla radiazione dello spazio, sono stati usati in satelliti finiti su Marte e sulle sonde che intercettano le comete. Anche il Cern ha usato prodotti St per l’esplorazione della particella del bosone di Higgs. Realtà suggestive, in cui la tecnologia si intreccia alla scienza, in una dimensione quasi sognante. La stessa in cui l’azienda vorrebbe proiettare i giovani studenti, lanciando un appello: "C’è bisogno di ingegneri e tecnici specializzati: il futuro passa da qui".