DESIO (Monza Brianza), 16 dicembre 2015 - Sono passati 12 anni, da quando l'abuso fu scoperto. E questa mattina, dopo una interminabile battaglia a colpi di carte bollate, la legalità ha vinto finalmente la sua battaglia. E l'ormai nota “Villa Reitano” (realizzata dai fratelli Reitano di Cusano Milanino, fra cui Antonino, ex assessore al verde di Cusano, “licenziato” dal sindaco proprio per l’imbarazzante vicenda) è stata ridotta in macerie. Questa volta le ruspe che si sono presentate in via Ferravilla di Desio non sono state fermate, come avvenne cinque anni fa, con la motivazione che la casa era abitata dall'ex moglie di Reitano, invalida. Alle 9 in punto i due “mostri meccanici” hanno iniziato a sbriciolare la residenza: 264 metri quadri, con annesso porticato per altri 60 metri. Il tutto alto appena 2,70 metri, per cercare di passare inosservato e “mimetizzarsi” in mezzo alla vegetazione.
A monitorare il lavoro, il sindaco Roberto Corti, che della lotta all'abusivismo ha fatto una delle sue bandiere: “Chi vuole ancora buttare dei soldi deturpando in questa maniera il territorio – dice – sappia che prima o poi viene fatta giustizia e viene ripristinata la legalità. In città ormai lo hanno capito in tanti, ma non tutti”. Di recente, infatti, la polizia locale ha scoperto un'altra villa abusiva, nella zona periferica del quagliodromo, a San Carlo.