GABRIELE BASSANI
Cronaca

Villa Medolago e il parco nelle mani del Comune

L’Amministrazione l’ha acquistata all’asta andata deserta da 3 anni e mezzo. Il prezzo, 480mila euro anziché i 2 milioni e 250mila chiesti a ottobre 2017

di Gabriele Bassani

Il Comune di Limbiate è il nuovo proprietario della Villa Rasini Medolago e del suo immenso parco. L’ha acquistata all’asta giudiziaria, dopo 3 anni e mezzo di tentativi di trovare qualche altro acquirente, versando 480mila euro a fronte di una prima base d’asta di 2 milioni e 250mila euro fissata nell’ottobre 2017. Si tratta del prestigioso immobile storico del Settecento che fu di proprietà della De Angeli Frua Holding, di cui era socio Armando Verdiglione, che nei progetti avrebbe dovuto diventare un centro benessere di lusso, con spa e appartamenti. Il 6 gennaio 2017, quando già il futuro della Villa era denso di nubi a causa della pesante crisi economica della proprietà, ci fu un disastroso incendio che ne fece crollare gran parte del tetto, provocando danni ingentissimi all’edificio tutelato dalla Soprintendenza ai beni culturali. Con il versamento del saldo che si è concluso venerdì, è arrivato in porto l’iter amministrativo durato più di tre anni che ha portato Villa Medolago ed il suo grandissimo parco tra le proprietà comunali.

L’annuncio è stato dato direttamente dal sindaco Antonio Romeo: "Un altro importante tassello è stato aggiunto al patrimonio pubblico che ci permetterà nell’immediato di avere un parco urbano di oltre 80mila mq ed in futuro di pensare ad un polo culturale che ruoti intorno a due “Nobili Dimore“ brianzole". Nei programmi immediati dell’Amministrazione, infatti, c’è il collegamento tra il parco di Villa Mella e quello di Villa Medolago mentre per il futuro, quando saranno reperiti i fondi per la ristrutturazione, si potrà pensare a convegni e manifestazioni culturali.

La Villa Medolago è un complesso immobiliare realizzato tra il 1760 e il 1764 nel parco, la cui proprietà, che inizia dall’ingresso principale in piazzetta delle Mimose, in pieno centro storico, si estende fino ad affacciarsi sulla via Lamarmora al quartiere Ceresolo. Il progetto fu affidato dalla famiglia Molinari all´architetto Giuseppe Bianchi, uno tra i più quotati dell´epoca. Al termine dei lavori di costruzione, l´edificio si presentava com’è oggi: una struttura a U, tipica delle ville milanesi del tempo, con due ali simmetriche su due piani e il corpo centrale con un portico a tre archi e disposto su tre piani.

Dopo l’acquisizione da parte della De Angeli Frua Holding, nel 2008 l’Amministrazione comunale di allora, guidata già dall’attuale sindaco, diede il via libera ad un ambizioso progetto di recupero e trasformazione, per farne appunto un hotel di lusso. La villa fu messa sotto sequestro una prima volta nel 2011 nell’ambito di una maxi-inchiesta della Gdf per frode fiscale. Nel 2014 la Giunta guidata da Raffaele De Luca revocò tutte le autorizzazioni per il progetto di trasformazione del comparto e nello stesso anno l’immobile fu sottoposto a una procedura esecutiva immobiliare attivata dai creditori, fino alla messa all’asta dell’ottobre 2017, conclusa oggi con l’acquisizione da parte del Comune.