ROSSANA BRAMBILLA
Cronaca

Villasanta, crolla la facciata liberty dell'hotel Parco

Il sindaco: "Ciò che è accaduto è gravissimo"

L'ex hotel Parco

Villasanta (Monza e Brianza), 17 aprile 2015 - Crolla sotto il peso delle polemiche, della tristezza e della nostalgia, una delle ultime porzioni di storia di Villasanta. La facciata in stile Liberty dell’Hotel Parco, nata negli anni Venti, non c’è più. Sono afflitti i residenti abituati a passare davanti all’antica struttura posta proprio davanti all’ingresso al parco di via Cavriga. Proprio loro per anni si erano battuti per evitare di perdere quelle mura così care. Non sono però servite a nulla le proteste, la raccolta firme, le manifestazioni e le opposizioni. Dell’edificio oggi, per colpa della fatalità, come giurano gli operai, non c’è più niente.

Si chiude in modo purtroppo negativo l’ultimo capitolo della storia dell’Hotel a quattro stelle che nel corso dei decenni ha ospitato tutte le scuderie che arrivavano in Brianza per sfidarsi nel Gran Premio Nazionale. Ieri mattina i vecchi mattoni sarebbero "crollati improvvisamente, senza che nessuno li toccasse", come dichiara il responsabile alla sicurezza del cantiere, l’architetto Alessandro Aiazzi. Nessun operaio sarebbe rimasto ferito.

A rimanere mortalmente ferita è invece l’arcata d’accesso. Lunga è la storia di quelle tre volte. Nate negli anni Venti erano sorte per poi assistere al lento declino dell’hotel. Risultati talmente negativi che avevano spinto la proprietà a dichiarare fallimento e a decidere di radere al suolo l’intero edificio.

Al suo posto, gli operai al lavoro dal 20 maggio, costruiranno un vasto edificio residenziale. Era la fine di marzo 2013 quando la polemica aveva iniziato a farsi strada. Nessuno voleva rinunciare a quell’angolo di storia in cui in tanti si erano recati per incontrare i piloti. A infrangere gli ultimi sogni era stata la sentenza del Tar che aveva contrastato l’opposizione del Comune e dato ragione ai proprietari dell’area, consentendo l’arrivo dei demolitori.

L’impresa Narducci di Monza poteva abbattere l’albergo. Ma almeno la bella facciata "va salvata", così aveva decretato invece la Sovrintendenza per i Beni culturali.

Secondo gli esperti quella parte di palazzo doveva essere preservata perché vi si riscontravano elementi di pregio come cornici, fregi e marcapiani. Una sicurezza che però ieri si è tramutata in calcinacci e polvere."«Il cuore piange mentre gli occhi osservano questa desolazione", commenta il vicesindaco Gabriella Garatti. Anche il primo cittadino Luca Ornago ritorna davanti alla rete rossa del cantiere. "Attendiamo l’intervento dei Beni culturali - sostiene -. Ciò che è accaduto è gravissimo. Il danno che l’intera comunità ha subito è enorme". Tante le teorie secondo cui la demolizione non sarebbe avvenuta casualmente. Ancor di più i ricordi dei racconti dei nonni, risalenti ai primi decenni del 900, periodo in cui l’edificio si chiamava ancora Ristorante Marchesi, e l’alta società popolava le sue sale.