DARIO CRIPPA
Cronaca

Villasanta, omicidio confessato sulla scheda elettorale: indagini su un'impronta digitale

In campo anche l'archeologo forense che si occupò dei casi delle Bestie di Satana e di Yara Gambirasio

L'appello di Francesco Garcea a 'Chi l'ha visto?': "Chi ha informazioni si faccia avanti"

L'appello di Francesco Garcea a 'Chi l'ha visto?': "Chi ha informazioni si faccia avanti"

Villasanta (Monza) - Due biglietti, un’indagine e (forse) un cadavere. È il giallo di Villasanta. L’altra sera, anche il capo della Squadra Mobile della Questura di Polizia di Monza, Francesco Garcea, è intervenuto alla trasmissione “Chi l’ha visto?” con un appello: "Noi auspichiamo che chi effettivamente possa avere dei dettagli ulteriori si faccia avanti e ci contatti in maniera tale da darci la possibilità di arrivare in una direzione o in un’altra, eventualmente ritrovare qualcuno scomparso o dare la parola fine a una vicenda molto particolare. Sia chi ha notizie di eventuali scomparsi o chi eventualmente possa avere visto o sa di un evento delittuoso, si faccia avanti e ci contatti".

Riepilogo. Il 25 settembre scorso, elezioni politiche. In un seggio di Villasanta (850 elettori), al momento dello spoglio, uno scrutatore su una scheda trova un messaggio molto particolare: "Per le forze dell’ordine. Ho ammazzato un uomo. È sepolto in cantiere area nord. Date lui sepoltura cristiana, vi prego". È vero? Un delitto? Un mitomane o un burlone? Gli agenti della Squadra Mobile iniziano a indagare.

Il messaggio viene ritenuto abbastanza attendibile. Anche perché era stato preceduto da un altro messaggio a fine agosto: un biglietto, in un condominio. Sul quale qualcuno aveva scritto: "So che hai ucciso un uomo, ti prenderanno".

Insomma, il mistero si infittisce, e le persone da cercare diventano forse due. Chi ha commesso l’omicidio. E chi sa che è stato commesso. Ci sarebbe poi un’impronta digitale rilevata sulla scheda elettorale, che – escluse le persone che potevano essere venute a contatto col pezzo di carta (dagli scrutatori al presidente di seggio) dovrebbe appartenere al chi quel messaggio lo ha scritto.

Viene ipotizzato anche un luogo dove cercare: il cosiddettto "ecomostro", un cantiere abbandonato dove sarebbe dovuto sorgere un hotel e dove è stato trovato il primo biglietto. Le indagini portano a un sopralluogo qualche giorno fa nel cantiere, al confine fra Villasanta e Arcore. Sul posto, oltre agli agenti di polizia, interviene anche un archeologo forense, Dominic Salsarola, del Laboratorio Labanof di Milano, nominato consulente dalla Procura di Monza, al fine di monitorare lo stato dei luoghi e individuare eventuali anomalie.

Un vero esperto, che collabora con le Procure di mezza Italia per dare un volto alle vittime di omicidi complicati. Dal caso delle Bestie di Satana a quello di Yara Gambirasio con Cristina Cattaneo, direttrice del Labanof. Insomma, si cerca. Magari un burlone. O forse un assassino.