
di Barbara Calderola
Medici e infermieri sono arrivati vestiti d’azzurro e forse per questo i nonni li hanno visti come angeli: 67 ospiti del San Giuseppe sono stati vaccinati contro il Covid, più della metà, in tutto qui sono 118.
È la prima casa di riposo brianzola a ricevere la visita della task-force che esce dai bastioni ospedalieri con le fiale Pfizer. "L’emozione per l’iniezione è indescrivibile", dice per tutti il presidente Carla Riva. C’era lei ad aspettare lo staff di via Cosma e Damiano spedito nell’Rsa, a sorpresa, con 9 giorni d’anticipo sul programma.
L’Asst brucia i tempi, Vimercate aveva già predisposto una tabella di marcia serrata prima di riunirsi a Desio e prima delle polemiche in Regione sui ritardi della campagna, e ora che è diventata la prima azienda lombarda per dimensioni, non si ferma più. I 160 operatori dell’Rsa invece riceveranno la dose in corsia, così prevede l’organizzazione: "Entro giovedì la prima tranche sarà conclusa per tutti, residenti e dipendenti – spiega Riva -. Dopo quasi un anno possiamo concederci un sorriso, questa è la mossa che ci permetterà di lasciarci l’incubo alle spalle".
I morti, il contagio che non ha risparmiato la Casa nella prima ondata, e ora la paura che lascia il posto alla speranza: "Abbiamo la possibilità di proteggere tutti. È una liberazione, anche se sappiamo che dal punto di vista pratico non cambia nulla: distanziamento, igiene, mascherine e contatti protetti con l’esterno saranno la regola per un bel pezzo".
A San Giuseppe continua la battaglia anche sul fronte dei conti. Maggiori spese a fronte di minori entrate hanno aperto un buco di 270mila euro nel bilancio, tanto che per la prima volta nella propria storia la Fondazione che la gestisce ha deciso di lanciare una raccolta fondi. Ad aprile, l’appello aveva permesso di incassare 60mila euro, ora altri 45mila, totale: 105mila "sono tanti ma servono molte altre risorse", per non diminuire la qualità del servizio e mantenere i livelli occupazionali. Abbiamo deciso di non licenziare e di non ricorrere alla cassa integrazione – conferma il presidente – per questo abbiamo bisogno di aiuto".
A dicembre si sono fatte avanti imprese del territorio e associazioni, fra loro BorgWarner e Giambelli Costruzioni, mentre fra i volontari dal cuore d’oro ci sono Avolvi, Vimercate per Chenorbyl e Amici e Voci. Donazioni (deducibili fiscalmente) all’Iban IT92I03069096061 00000071041 della Casa, nella causale indicare: Emergenza Covid 19.