Non dirà mai che si tratta di un’emergenza. Ma le aggressioni a sfondo sessuale alle donne - precisa il Questore Marco Odorisio immediatamente - "sono ’attenzionate‘". Fuori dal burocratese, "il fenomeno merita la massima attenzione, il ricorso allo strumento del Codice Rosso aiuta molto".
Marco Odorisio è alla guida della Questura di Monza e Brianza da meno di un anno. "E dal 10 gennaio sono stati tre gli episodi su cui ci siamo trovati a intervenire. E abbiamo risolto". Brillantemente, ci tiene a precisare. Lo scorso luglio, alle 11.30, era toccato a una donna di 32 anni venire aggredita e buttatata a terra mentre stava stava facendo jogging al Parco. Una ragazza che tornava dal lavoro era stata invece molestata a maggio da un giovane egiziano "che abbiamo subito individuato e sottoposto a fermo come indiziato di delitto".
Un altro egiziano aveva invece molestato una 15enne e "abbiamo disposto il suo collocamento al Centro per il rimpatrio in attesa di espulsione". Tutti episodi che "dimostrano la nostra attenzione e il presidio del territorio. Abbiamo proceduto con gli strumenti giuridici a disposizione: arresti, l’esecuzione di ordinanze di custodia cautelare, ma anche allontanamenti. Solo così si può garantire sicurezza e una rapida risposta alle vittime di questi reati". Non da soli, ma in piena sinergia con le altre forze dell’ordine. "Occorre sempre fare sistema, con il prezioso contributo, oltre che della polizia, anche dei carabinieri, della guardia di finanza e della polizia locale. E con il coordinamento sempre della Prefettura".
Il questore indica la priorità e la ricetta: "Dare immediata risposta. E la tempestività è possibile soltanto se c’è un efficace controllo del territorio. Se si conoscono le zone e i soggetti che le frequentano. La prevenzione è fondamentale". Un esempio? "Torniamo all’episodio del Parco. La scorsa estate ci siamo resi conto nel giro di pochi giorni di chi potesse aver tentato di violentare la donna che stava facendo jogging. Uno dei nostri agenti si è ricordato dell’uomo (un padre di famiglia apparentemente insospettabile, un cuoco originario dello Sri Lanka, ndr ) che poteva corrispondere alla descrizione dei fatti. Lo avevamo già denunciato due volte (nel 2016 e nel 2020, ndr ) perché si appostava nudo fra i cespugli aspettando le donne che arrivavano correndo". Da lì, e con l’opportuno confronto con la descrizione fornita dalla vittima, la partita è stata chiusa. "Ecco, questa si chiama conoscenza del territorio".
Nell’ultima settimana il Questore ha disposto l’esecuzione di altri tre provvedimento di espulsione. In particolare, un cittadino brasiliano 40enne, irregolare da circa due anni, è stato accompagnato alla frontiera aerea della Malpensa. Un cittadino albanese 41enne, irregolare in Italia da circa cinque anni, già espulso e accompagnato alla frontiera lo scorso agosto, era rientrato con un diverso nominativo, ma è statoscoperto e arrestato. Inutile la sua richiesta di asilo politico: il Questore di Monza e della Brianza ha disposto invece il suo accompagnamento al Centro per il rimpatrio di Milano. Stessa sorte anche per un cittadino marocchino di 38 anni trovato all’interno di un appartamento: gravato da numerosi precedenti per spaccio di stupefacenti e reati contro il patrimonio e contro la persona, è stato mandato al Cpr di Milano in attesa di essere accompagnato in patria.