"Vogliamo diffondere la cultura della legalità"

Il nuovo presidente della Camera penale di Monza, Marco Giuseppe Negrini, si propone di diffondere la cultura della legalità coinvolgendo la comunità e promuovendo il dialogo con la Magistratura e le istituzioni locali. Priorità sono la separazione delle carriere dei Magistrati e la denuncia della situazione carceraria. L'educazione alla legalità è vista come chiave per un futuro migliore.

"Vogliamo diffondere la cultura della legalità"

"Vogliamo diffondere la cultura della legalità"

"Coltiviamo un’ambizione: diffondere la cultura della legalità, da intendersi quale rispetto dei diritti fondamentali e delle garanzie del giusto processo e vorremmo provare a farlo uscendo dai Palazzi di Giustizia e dalla aule di udienza, portando i nostri ragionamenti nella nostra Comunità, condividerli con i nostri concittadini". È l’obiettivo che si pone il nuovo presidente della Camera penale di Monza, Marco Giuseppe Negrini. L’avvocato penalista monzese 54enne, iscritto all’Albo dal 2002, ex consigliere comunale a Monza e già al vertice della Camera penale monzese dal 2012 al 2016, ha "l’ambizione di continuare a essere un luogo di confronto politico-culturale e uno strumento di dialogo con la Magistratura e le Istituzioni locali.

Numerosi temi meritano di essere trattati con priorità, a partire dal sostegno di ogni iniziativa legislativa in direzione di una separazione delle carriere dei Magistrati, alla denuncia senza timidezze della inaccettabile situazione carceraria (oltre 30 i suicidi dall’inizio dell’anno), alle sfide tese a denunciare la limitazione, in qualunque ambito, delle garanzie difensive". Marco Negrini è convinto che il "tema Giustizia" sia "parametro, tra i più significativi, dello stato di salute di un Paese" e i "riscontri entusiasmanti nel progetto che da anni ci porta a confrontarci con gli studenti di moltissimi Istituti della nostra Provincia ci convincono che la strada dell’educazione alla legalità è garanzia di un futuro migliore". Il nuovo presidente reputa "il dialogo della Camera Penale con la Magistratura locale un passaggio imprescindibile e di reciproca utilità per l’amministrazione della Giustizia e i Magistrati monzesi hanno dimostrato in più occasioni capacità di ascolto, nel rispetto della funzione dell’Avvocato. Tante cose sul tavolo, tanto entusiasmo ma anche consapevolezza di quanto su questi temi la comunicazione diventi spesso un terreno complicato".

S.T.