MARCO GALVANI
Cronaca

"Vogliamo rivedere i tifosi in autodromo"

La nuova stagione del circuito: 13 fine settimana di gare con l’impegno di restaurare l’impianto per il 2022, l’anno del centenario

di Marco Galvani

Si riaccendono i riflettori sull’autodromo. Stagione 2021, "questo dev’essere l’anno della ripresa". Il presidente Aci Angelo Sticchi Damiani allarga la prospettiva. E guarda con ottimismo al nuovo anno del motorsport e dell’autodromo di Monza: 13 fine settimana di gare tra aprile e dicembre e l’impegno a fare tutto il possibile perché si possano aprire al pubblico le porte del circuito e perché arrivino risorse a sufficienza per restaurare il Tempio della velocità entro il 2022, l’anno del centenario. "Il nostro obiettivo è di rivedere i tifosi in tribuna – auspica Alessandra Zinno, direttore dell’autodromo -. Attendiamo regole e protocolli chiari, ma noi ci stiamo organizzando e abbiamo immaginato un’apertura contingentata, con una presenza massima di 14mila persone. Per il Gran premio di Formula Uno così come per tutte le altre gare nel nostro calendario. L’idea è di prevedere l’ingresso con un passaporto vaccinale o comunque con l’esito negativo di un tampone molecolare". Al momento, però, il regime è lo stesso del 2020: porte chiuse. E sarà così almeno per l’inizio della stagione, subito dopo Pasqua con il primo evento dell’anno, il Ferrari Challenge. Tra campionati italiani, appuntamenti europei (la prima volta per Monza con il DTM) e mondiali (la Formula Uno), si arriva fino all’inizio di dicembre con il tradizionale appuntamento del Rally. Che "ci auguriamo possa essere ancora una tappa del Mondiale WRC". Nel frattempo, però, occorre pensare anche ai lavori da fare. Perché "l’autodromo ha cento anni e anche se è stato sempre mantenuto bene va comunque modernizzato".

Ma "servono risorse straordinarie che chiediamo allo Stato – l’appello del presidente Aci -. se l’autodromo fosse nostro, potremmo immaginare di accendere un mutuo col Credito sportivo, ma la proprietà è di enti pubblici e quindi andremmo a spendere in casa di altri: qualunque centesimo che metteremmo, contribuirebbe al passivo del bilancio dell’Aci".

L’impegno previsto è notevole: 100 milioni complessivi, ma per i primi impellenti cantieri in vista del centenario del 2022, per il momento ne sarebbero sufficienti una trentina. "Monza è la massima espressione dell’automobilismo sportivo italiano, è il fiore all’occhiello dell’Italia e ci auguriamo che oltre al sostegno di Aci ci sia anche quello delle istituzioni nazionali", rilancia Giuseppe Redaelli, presidente di Sias, la società che gestisce il circuito. E’ necessario creare percorsi pedonali separati da quelli per i mezzi (e per questo servirà allargare gli attuali sottopassaggi e quindi tagliare la pista e realizzare le varie rampe di accesso), rifare alcune tribune e restaurare quella d’onore, oltre che riasfaltare tutta la pista. Dal canto suo "Regione Lombardia c’è e ci sarà – assicura Antonio Rossi, sottosegretario regionale con delega allo Sport -. L’autodromo è importante come simbolo di sport, ma anche come volano capace di generare in un anno un indotto di 125 milioni di euro per tutto il territorio".