G.G.
Cronaca

Inizia a correre per perdere peso, dopo 12 anni si qualifica per le Olimpiadi: “Un sogno”

Davide Spotti si è qualificato per i Giochi di Parigi, dove affronterà la 10 chilometri notturna. Ma tutto è iniziato per piacersi di più e sentirsi in forma

Davide Spotti, 44 anni, è stato selezionato per la gara della 10 chilometri

Davide Spotti, 44 anni, è stato selezionato per la gara della 10 chilometri

Voleva perdere qualche chilo di troppo, ha iniziato a vincere le gare. E ora è pronto per andare alle Olimpiadi. "Ho iniziato a correre 12 anni fa – racconta Davide Spotti – all’età di 44 anni. A spingermi a compiere questo passo è stato lo specchio. Una mattina, in bagno, guardando i miei 100 chili, ho deciso che dovevo fare qualcosa".

In realtà è andato ben oltre, visto che è riuscito a ottenere il pass per andare a Parigi. "Ce l’ho messa tutta – confessa –. E devo dire che la determinazione nell’attività sportiva non mi è mai mancata. Credo sia merito della società ciclistica, dove gareggiavo da ragazzino, che aveva puntato molto sull’aspetto motivazionale. Di fatto in un anno sono riuscito a perdere 15 chili e a cimentarmi nella prima gara. Com’è andata? Col fiatone. Al traguardo mi sono chiesto perché mi ero azzardato a partecipare. In realtà pochi istanti dopo già mi dicevo che bisognava cercare la gara successiva".

Col tempo è diventato anche vicecampione lombardo. Libero professionista, Spotti a Parigi è stato selezionato per la 10 chilometri che parte dal municipio e arriva all’Esplanade des Invalides. Anche questa in orario notturno, con partenza dopo la maratona.

"Cerco di non lasciare nulla al caso – assicura –, oltre a curare l’alimentazione e le tabelle di corsa di avvicinamento alla gara, esco ad allenarmi di sera anche per abituare il mio fisico. Corro sei volte alla settimana. Però il risultato a Parigi non è un’ossessione. Voglio immergermi in questa prova e viverla al meglio delle mie possibilità, però comunque vada sarà un successo. È già una vittoria essere lì".

Anche lui per essere ammesso si è dovuto sottoporre a tutte le prove con la app e lo smart watch. "Ho partecipato a tante di queste sfide in programma e non ho detto nulla nemmeno a mia moglie – dice –, perché sono scaramantico. Poi, finalmente, la certezza e la sorpresa rivelata in casa. Ora andremo a Parigi, anche con la figlia minore: è il mio talismano".