STEFANIA TOTARO
Cronaca

WhatsApp non basta: "L’assemblea condominiale convocata così è illegittima"

Il Tribunale civile accoglie il ricorso di una residente: gli errori di convocazione continuano a essere uno dei motivi più frequenti di impugnazione delle delibere condominiali

Secondo il giudice le comunicazioni su WhatsApp sono da considerarsi «informali e di natura meramente preparatoria»

Secondo il giudice le comunicazioni su WhatsApp sono da considerarsi «informali e di natura meramente preparatoria»

Monza – Non si può utilizzare un messaggio su WhatsApp per convocare un’assemblea condominiale. A ricordarlo una sentenza del Tribunale civile di Monza, intervenuta a ribadire che la legge indica in maniera precisa i mezzi da utilizzare per inviare l’avviso ai condomini. Ciò nonostante, gli errori di convocazione continuano a essere uno dei motivi più frequenti di impugnazione delle delibere condominiali. Come ha fatto un’inquilina, che si è opposta alla nomina del nuovo amministratore del condominio, sostenendo di non aver mai ricevuto l’avviso di convocazione per l’assemblea straordinaria e che l’assemblea era illegittima per mancata regolare convocazione di tutti gli aventi diritto.

Il resto dei condomini riteneva invece che l’assemblea si era svolta regolarmente perché, in assenza del precedente amministratore, che si era dimesso, l’assemblea era stata convocata su iniziativa dei condomini attraverso WhatsApp, dove erano stati concordati data e ordine del giorno dell’assemblea, poi regolarmente tenuta. Secondo il giudice, invece, le comunicazioni intervenute tra le parti mediante l’applicativo di messaggistica WhatsApp sono da considerarsi "informali e di natura meramente preparatoria", non idonee a consentire una legittima convocazione dell’assemblea condominiale. La legge prevede infatti che l’avviso di convocazione deve essere comunicato tramite posta raccomandata, posta elettronica certificata, fax o consegna a mano. Con WhatsApp invece non c’è la garanzia che tutti i condomini ricevano e leggano il messaggio e quindi siano debitamente informati.