Monza, 8 Ottobre 2024 - Un ricorso al Tribunale del Riesame di Monza per il dissequestro di tutta la documentazione contabile delle società di Davide Erba. L'ha presentato l'avvocato Attilio Villa, che difende l'imprenditore dell'elettronica e informatica 44enne di Biassono, editore del bisettimanale Il Cittadino, indagato di bancarotta fraudolenta dalla Procura di Monza.
Nel ricorso, la cui udienza di discussione non è stata ancora fissata, si chiede di annullare l'ordinanza probatoria firmata dai pm Carlo Cinque e Marco Giovanni Santini che ha mandato la Guardia di Finanza nella sede monzese dello storico giornale brianzolo e delle altre società di Erba a portare via le carte riguardanti le attività del 44enne.
Secondo gli inquirenti dagli accertamenti sulle società dell'imprenditore che da un paio di anni si è trasferito a Dubai emergerebbe "un possibile depauperamento del patrimonio dell'Editoriale Il Cittadino srl", già acquistato in precarie condizioni finanziarie, attraverso "condotte distrattive dai conti correnti societari" giustificate come "prestiti infruttiferi" ma "verosimilmente a personale vantaggio" dell'imprenditore che verserebbe "in uno stato di sofferenza finanziaria caratterizzato, tra le altre cose, anche dall'accumulo di debiti verso l'Erario e gli istituti di previdenza sociale". Altre condotte distrattive "per meri fini personali", secondo le indagini, sarebbero state attuate "anche a danno delle casse sociali della Midarex srl attraverso l'acquisto di opere d'arte, orologi di lusso ed immobili all'estero".
Un'ipotesi respinta da Davide Erba e dalla sua difesa, secondo cui non è possibile contestare il reato di bancarotta fraudolenta in assenza di una dichiarazione di fallimento o di un'istanza in corso in questo senso. Inoltre la difesa contesta la decisione della Procura, alla luce della contestazione di bancarotta fraudolenta incentrata sulla società editoriale, di porre sotto sequestro anche la documentazione relativa alle altre società di Erba.