Monica Guzzi
Economia

Brianza, la destinazione è il futuro. Ecco le priorità per Assolombarda

Due anni di ricerche sul campo con il Consorzio AAster: oggi la presentazione dell’agenda strategica

Gianni Caimi, presidente della sede di Monza e Brianza di Assolombarda

Gianni Caimi, presidente della sede di Monza e Brianza di Assolombarda

Monza, 1 aprile 2025 – ​​​​​​C’è impresa se c’è territorio. Parte da questo assunto il progetto avviato due anni fa da Assolombarda per rilanciare la locomotiva economica del Paese in vista delle sfide del futuro. Oggi, dopo due anni di ricerche e confronto sul campo con il contributo del Consorzio AAster, Assolombarda propone un’agenda di priorità per il sistema economico e sociale della Brianza.

Il progetto, che verrà presentato oggi pomeriggio nella sede di Monza e Brianza dell’associazione, guarda lontano, facendo tesoro della rincorsa partita nel 2023.

I temi forti sul piano delle necessità per un’economia che lo scorso anno ha prodotto ben 14,6 miliardi di euro in export, sono soprattutto quelli delle infrastrutture, da Pedemontana al prolungamento delle metropolitane milanesi 1 e 5, e della formazione. Un dato parla da solo: il 51,8% dei candidati richiesti dalle imprese è “di difficile reperimento”. Di qui la necessità di investire sull’alta formazione con Its, Academy aziendali, licei steam dedicati alle materie tecniche e scientifiche. E poi ci sono i temi del territorio: welfare, terzo settore e turismo da sviluppare puntando sul trittico Villa Reale, Parco e Autodromo. L’evento, moderato da Antonio Calabrò, presidente della Fondazione Assolombarda e di Museimpresa, vedrà la partecipazione del sociologo Aldo Bonomi, presidente del consorzio AAster che ha curato il progetto in questi anni, del presidente di Assolombarda Alessandro Spada, il presidente dalla sede territoriale di Monza e Brianza di Assolombarda Gianni Caimi e dei rappresentanti del mondo della politica. Andrea Pontremoli, amministratore delegato di Dallara, intervistato da Antonio Calabrò, parlerà della sfida del futuro.

“Lo scenario sta cambiando molto velocemente – sottolinea Pontremoli –. Nessuna azienda può pensare di essere competitiva se non rende competitivo il territorio nel quale si trova. Oggi la tecnologia, la velocità con cui stanno avvenendo le cose, ci impongono di lavorare insieme perché nessuna azienda può pensare da sola di avere questo scenario gestito. Una grandissima opportunità perché è tutto costruito sul fatto che, a differenza del passato, noi possiamo avere il centro del mondo dove c’è il know how, mentre in precedenza il centro del mondo stava dove c’era la produzione a basso costo, dove erano presenti i materiali”.