Lissone (Monza Brianza) – Una promessa fatta dal figlio Jody al padre Giannantonio, scomparso nove anni fa. Una promessa che presto potrebbe diventare realtà.
La famiglia Brugola si avvicina alla riacquisizione della piena proprietà della storica azienda OEB, la Officine Egidio Brugola, l’impresa fondata nel 1926 a Lissone, in Brianza, e che ha brevettato la celebre vite cava esagonale con gambo a torciglione, che ancora oggi porta il nome del suo inventore. Brugola ha infatti siglato nei giorni scorsi un pre accordo con i due soci di minoranza dell’azienda, il Gruppo Fontana e il Gruppo Agrati, per il riacquisto della loro partecipazione nella società. Se l’operazione andrà a buon fine riporterà il 100% dell’impresa OEB Industriale nelle mani della famiglia.
Il pre accordo prevede che il passaggio di proprietà delle partecipazioni societarie si concluda nella primavera di quest’anno. Nulla perciò al momento è ancora deciso in via definitiva, tutto verrà finalizzato nei prossimi mesi. Anche per questo, al di là dell’annuncio fatto circolare sulle pagine social della OEB, per ora le bocche restano rigorosamente cucite. Parlano però le parole lasciate sui social aziendali dal presidente Jody Brugola, rivolte al padre nella ricorrenza del giorno della sua nascita. “Ti avevo fatto una promessa... e credo proprio di averla mantenuta - ha scritto -. Nel giorno del tuo compleanno, sono fiero e soddisfatto di annunciare che la nostra famiglia ha riconquistato il 100% delle azioni di Brugola OEB. Questo era uno dei tuoi obiettivi. Grazie al tuo impegno e alla tua lungimiranza hai reso grande questa azienda. Spero di aver anch’io contribuito a renderti felice, con questo significativo passo verso il futuro che la nostra azienda sta compiendo”.
Un futuro per il quale nel corso dell’ultimo anno l’azienda brianzola ha messo mattoni importanti. Impresa leader a livello mondiale nel settore delle viti a testa cava per motori, la OEB ha chiuso il 2023 registrando un aumento della produzione, lo sviluppo di nuovi prodotti e investimenti significativi per l’espansione dell’attività. Attualmente Brugola produce oltre 800 tipi differenti di viti e conta più di 500 dipendenti tra Italia e Usa, dove ha aperto uno stabilimento nel 2015 in Michigan. Nell’anno appena concluso gli investimenti più rilevanti sono stati fatti nei nuovi macchinari: ne sono stati installati 11, con l’obiettivo, spiegano dalla Brugola, “di rafforzare il concetto di industria 4.0”, portando l’azienda “a livelli sempre più alti di automazione, trasformazione tecnologica, produttività ed efficienza, anche energetica”. I maggiori benefici riguarderanno proprio la produzione: con le nuove attrezzature si avrà una crescita del 10-15% dei pezzi prodotti al giorno, che si traducono in oltre 200 tonnellate. Per organizzare meglio le linee di produzione, inoltre, agli attuali siti è stato aggiunto un nuovo stabilimento di oltre 1.000 metri quadri, che sarà interamente dedicato alla fase di stampaggio.
In espansione anche il personale, con un inserimento massiccio in queste settimane di nuovi assunti: agli attuali 452 dipendenti impiegati nelle varie sedi Brugola in Italia se ne sommeranno altri 50 di nuovo arruolamento. Attenzione alla crescita ma anche all’impatto ambientale delle proprie attività: da tempo la OEB sta spingendo sugli interventi green, per abbattere le emissioni di CO2 dei suoi stabilimenti e per ridurre i consumi di energia elettrica. Così quest’anno sono previsti ulteriori investimenti in tal senso, con l’obiettivo dichiarato di arrivare a tagliare del 70% entro il 2030 le emissioni di anidride carbonica e di diventare ‘carbon neutral’ entro il 2035, migliorando anche le performance dell’impresa e azzerandone l’impatto. E per compensare la CO2 residua, emessa Brugola sta supportando un progetto di creazione di nuove foreste di bambù gigante in Italia.