ALESSANDRO SALEMI
Economia

Introvabili e troppo care: il progetto delle cooperative per arginare la fame di case

Il consorzio Ccl apre a Monza lo sportello Habitat per mappare i bisogni del territorio. In 50 anni ha eseguito 74 interventi in Brianza, realizzando di 1.827 alloggi a prezzi calmierati

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La corsa dei prezzi non frena, complice la bolla speculativa milanese fra overtourism e affitti brevi

Monza – Abitare nella zona di Monza e Brianza negli ultimi anni è diventato sempre più difficile. Sull’onda lunga di Milano il prezzo degli immobili, e conseguentemente anche degli affitti, è cresciuto costantemente da una decina d’anni, e tanti oggi, soprattutto giovani (i più sottopagati) hanno difficoltà a potersi permettere una casa, nonostante il ricco e produttivo tessuto economico brianzolo. Per questa ragione il Consorzio cooperative lavoratori (Ccl) ha deciso di aprire uno Sportello Habitat a Monza, che farà riferimento per tutta la provincia: si tratta di un vero e proprio spazio di ascolto e di informazioni finalizzato a raccogliere e mappare le esigenze del territorio, in particolare le preferenze dei cittadini, per aiutare il Ccl a prendere iniziative sempre più mirate e funzionali.

Il nuovo spazio dedicato alla Brianza sorgerà nel cuore della città, all’interno dei nuovi uffici Acli che verranno inaugurati con un Open day mercoledì 30 ottobre in piazza Garibaldi 1. Il progetto è stato presentato nel convegno “Un nuovo Habitat a Monza e in Brianza“, al teatro Binario 7, che ha fornito l’occasione di parlare dei 50 anni di vita di Ccl, tutti spesi nel cercare risposta al fabbisogno abitativo dei territori delle province di Milano e di Monza e Brianza. Dal 1974 ad oggi Ccl ha eseguito in Brianza 74 interventi che hanno portato alla realizzazione di 1827 alloggi a prezzi calmierati (in 28 Comuni su 55), seguendo lo scopo mutualistico cooperativo. L’ultimo di questi è in dirittura d’arrivo a Monza: si tratta del complesso abitativo in via della Birona, dove proprio in questi giorni si stanno svolgendo le preconsegne ed entro l’anno le consegne definitive dei 28 alloggi.

Un progetto che ha affrontato e superato il periodo del Covid e che, nonostante l’aumento dei prezzi del settore delle costruzioni e quello dei tassi, ha mantenuto il valore originario di assegnazione: 2.350 euro al metro quadrato, a fronte di una media cittadina che nelle sue soglie di partenza si attesta sui 3.500 euro al metro quadrato (valore parecchio lievitato rispetto ai 2.500 euro del 2015), e che nel quartiere Cazzaniga raggiunge livelli ancora più elevati. “Come Ccl siamo da sempre attenti alla realizzazione di alloggi di qualità che siano a costi accessibili seguendo lo scopo mutualistico cooperativo – spiega Claudio Palmerini, direttore generale di Ccl –. Realizziamo alloggi con costi di assegnazione e vendita inferiori, con percentuali variabili tra il 30% e l’80% rispetto ai prezzi di mercato”.

“Nuove iniziative sono in progetto qui a Monza, a Brugherio, Albiate, Villasanta, Lissone – continua il direttore generale – e tante altre contiamo di svilupparne in futuro avvalendoci dell’aiuto del nuovo Sportello habitat. Assistiamo a dinamiche a cui occorre dare risposta – conclude –. Io vivo a Triuggio e ho come vicine di case diverse infermiere dell’ospedale San Gerardo. Un’evidente dinamica di repulsione, per cui una risposta valida può essere una quota sempre più seria di edilizia convenzionata, e per cui la cooperazione edilizia può apportare il suo importante contributo”.