GABRIELE BASSANI
Economia

Electrolux, la svolta: a Solaro i contratti di solidarietà possono attendere

Rinviata a dopo l’estate l’eventuale riduzione di ore di lavoro e stipendio. I dipendenti potranno continuare a operare a tempo e stipendio pieno. Fim, Fiom e Uilm: "Improvviso aumento dei volumi produttivi"

Buone notizie per i lavoratori dell’Electrolux di Solaro: slittano i contratti di solidarietà

Buone notizie per i lavoratori dell’Electrolux di Solaro: slittano i contratti di solidarietà

Solaro (Monza) – Slitta di qualche mese, forse fino a dopo l’estate, l’applicazione del contratto di solidarietà per i dipendenti Electrolux dello stabilimento di Solaro. Significa che fino ad allora potranno lavorare a tempo pieno (e di conseguenza anche lo stipendio). È una buona notizia uscita dal coordinamento nazionale Electrolux che si è svolto a Mestre, dove è stato sottoscritto un nuovo accordo per il ricorso alla solidarietà a Porcia (Pn) da marzo per 10 mesi.

"A Forlì e a Solaro si prevede invece di utilizzare i contratti di solidarietà più avanti, con un impegno a riaggiornarsi a settembre per una verifica sulla necessità", spiegano con una nota unitaria Fim, Fiom e Uilm nazionali. Lo slittamento dell’applicazione dei contratti di solidarietà (finora è partito solo lo stabilimento delle cappe d’aspirazione a Cerreto d’Esi – An), è dovuto a "un aumento improvviso dei volumi produttivi determinato anche da una politica di prezzi messa in campo dalla multinazionale", proseguono i sindacati. Sul fronte delle uscite a livello di gruppo, per la parte impiegatizia, sono 129 i lavoratori che hanno lasciato l’azienda su 153 esuberi indicati, mentre tra gli operati solo 54 uscite su 283 esuberi indicati.

Il quadro generale europeo nel settore dell’elettrodomestico fa registrare una staticità, a 79,3 milioni totali di pezzi in previsione per il 2025, ovvero un +0,2 sul 2024 ma ben lontano dal picco di vendite del 2021 a 99,1 milioni. Sugli investimenti per gli stabilimenti, tra cui quelli ingenti previsti e in corso di realizzazione già da due anni a Solaro, la direzione ha confermato i programmi in corso. Da fonti sindacali l’impressione che è che sul fronte degli impiegati per il momento la partita delle riduzioni pare chiusa, mentre resta aperta la necessità di ridurre gli operai, sempre su base volontaria incentivata. Per quanto riguarda le previsioni di vendita e quindi i volumi da produrre nell’anno, per lo stabilimento di Solaro l’obiettivo è oggi fissato a 660.000 lavastoviglie. La crescita attesa è attorno al 5% medio di venduto. Numeri che però la stessa direzione ha sottolineato essere molto suscettibili a variazioni nel corso dell’anno, secondo l’andamento del mercato.