GABRIELE BASSANI
Economia

Caso Electrolux, le uscite volontarie e ora tutti in cassa: “Si brancola nel buio”

Sindacati sul piede di guerra contro la richiesta di ridurre l’orario: “A Solaro la proprietà sta utilizzando modi e tempi fuori norma”

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Electrolux

Solaro (Monza e Brianza) – La nuova richiesta di cassa integrazione per la Electrolux di Solaro ha colto di sorpresa i sindacati, che contestano all’azienda modi e tempi della comunicazione, inviata all’inizio della settimana, appena due giorni dopo la chiusura della procedura per il licenziamento volontario di 15 lavoratori. “Dalla chiusura della procedura dei licenziamenti, devono passare 25 giorni per chiedere la cassa e questo può essere ovviato solo se vi è accordo sindacale, che però anche in questo caso non c’è stato – spiegano Angela Laprocina (Fim-Cisl) e Rosa Cuomo (Fiom-Cgil) –. Le ultime procedure di cassa non sono state concordate dalla Fim e dalla Rsu perché non ne sono stati condivisi gli obiettivi. L’azienda come sempre, ha preferito l’utilizzo a ore della cassa invece che a giornate. Dal nostro punto di vista, la cassa a giornate penalizza meno il lavoratore perché comunque gli viene garantita la maggiorazione del notturno dalle 18 alle 22, oltre alla pausa mensa garantita, cosa che non avviene quando si utilizza a ore”.

E ancora, “registriamo una anomalia nella procedura perché non se ne era parlato, ma era stata solo accennata negli incontri di luglio. Crediamo che prima di parlare di cassa integrazione bisognerebbe avere un quadro chiaro sui volumi dell’ultimo periodo dell’anno e di inizio del 2025. Pensavamo che l’argomento fosse all’ordine del giorno del coordinamento che doveva essere in programma a fine agosto, poi spostato a inizio settembre ed ora confermato a inizio ottobre. Anche a Solaro non se ne è mai parlato perché l’azienda ha sempre sostenuto che non aveva dati aggiornati. Oggi li ha?”. Duro il giudizio finale: “Questa azienda brancola nel buio dimenticando quali sono i giusti passaggi da fare e si dimentica di comunicare informazioni così importanti per il futuro di questa azienda”. Con queste premesse, le parti si incontreranno lunedì mattina a Solaro per affrontare nel dettaglio questo nuovo ricorso alla cassa integrazione, il terzo del 2024, dopo febbraio e giugno, in attesa di avere un quadro più completo dei piani di Electrolux in Italia che verrà fornito solo nel coordinamento in programma l’8 ottobre a Venezia.