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Lorenzo Rovagnati, scomparso a 41 anni
Biassono (Monza e Brianza), 7 febbraio 2025 – Il dolore e i timori per il futuro. "Ieri notte non abbiamo dormito, siamo senza parole, mancano pochi giorni alla nascita del bambino", raccontano Fabio Sala e Alessandro Mazzetti, dipendenti e delegati Cisl, 37 anni di servizio in Rovagnati e 26. "Lorenzo Rovagnati aveva a cuore il nome dell’azienda e della famiglia, il futuro industriale, si preoccupava dell’avvenire. Quel che è successo è una tragedia. Ce lo ricordiamo bambino in fabbrica, con il papà. Erano diversi, ma il figlio aveva la stessa educazione. Quel che è successo è un disastro dal punto di vista personale".
L’erede scomparso
Stessa commozione per Stefania Cananà, oggi 46enne in stabilimento da quando ne aveva 19. "La perdita colpisce tutti nel profondo. È cambiato il mondo da quando ho cominciato, oggi è tutto automatizzato. Le relazioni ne hanno risentito, ma Lorenzo Rovagnati veniva una volta a settimana in fabbrica". Quel che è successo modificherà l’agenda dell’incontro già fissato fra direzione e sindacati.
Il punto del sindacato
"Dovevamo discutere di premio di risultato, una realtà consolidata in Rovagnati – spiega Moreno Rezzano, della Flai-Cgil Brianza – adesso si aprono interrogativi su quel che succederà dopo la scomparsa dell’amministratore delegato. Siamo vicini alla famiglia, ma bisognerà chiarire il loro ruolo. L’azienda è solida, le relazioni sindacali ben strutturate e improntate alla franchezza, le tensioni non sono mancate, soprattutto sul personale esternalizzato, circa la metà, anche in produzione, ma abbiamo sempre trovato interlocutori attenti alle nostre istanze. Pure sulla riduzione del perimetro delle attività cedute alle cooperative".
Il dubbio: cosa accadrà adesso?
Oggi che Lorenzo non c’è più, in fabbrica si chiedono cosa accadrà: Stefano Bosisio della Cisl, si augura "che resti la famiglia, che è più attenta di un fondo di investimenti, e non sia un altro caso Star", il colosso alimentare brianzolo che, colpito dalla morte del presidente, fu ceduto agli spagnoli di Gallina Blanca.