BARBARA CALDEROLA
Politica

Il seggio in Senato, l’ultima eredità di Berlusconi: a Monza sfida fra Galliani, Cappato e l’ex sindaco di Messina

Il 22 e 23 ottobre si terranno le elezioni suppletive per sostituire il Cavaliere a Palazzo Madama, banco di prova in vista delle Europee

Silvio Berlusconi in Senato

Silvio Berlusconi in Senato

Monza – È l’ultima eredità di Silvio Berlusconi. Un posto in Senato. Che fa gola a tutti. Ai fedelissimi del Cavaliere e ai suoi avversari politici. Il seggio di Monza è una vetrina a cui in tanti vogliono affacciarsi. E poco importa la geografia.

Le elezioni suppletive in programma il 22 e 23 ottobre soltanto per gli elettori del collegio di Monza diventano anche un banco di prova per le Europee del giugno del prossimo anno. La campagna elettorale è iniziata. Il primo nome, quasi un predestinato, è quello di Adriano Galliani, l’ex dirigente del Milan e senatore nella passata legislatura, ora amministratore delegato del Calcio Monza. Proposto dal vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani per Forza Italia con "il convinto consenso della famiglia Berlusconi", ieri ha ricevuto l’investitura ufficiale dopo la benedizione di Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Lo sfidante certo, al momento, sarà Marco Cappato: "Voglio portare in Parlamento temi e battaglie che mi stanno a cuore e che di questi tempi sono a rischio, o trascurati", promette l’ex eurodeputato e tesoriere dell’associazione ‘Luca Coscioni’, candidato nella città dove è nato e ha studiato. Cappato ha già ottenuto il sostegno di +Europa, Avs e Azione di Calenda, mentre ha attirato su di sé le critiche del Popolo della famiglia: "È l’unica persona al mondo che quando un disabile si suicida manda un comunicato stampa trionfale da ‘obiettivo centrato’", l’attacco frontale del presidente Mario Adinolfi.

Cappato risponde lanciando un ramoscello d’ulivo al Pd: "Non mi candido contro i partiti, su di me è possibile la convergenza delle opposizioni che adesso non sono unite in Parlamento e non lo sono state alle elezioni". Ma la segreteria provinciale dem fa sapere "di aver avviato un confronto con tutte le forze politiche del territorio per costruire una proposta vincente per il collegio di Monza". “La priorità – sottolineano i vertici democratici – è ricomporre il quadro mettendo al centro i reali problemi dei brianzoli, con un progetto che unisca progressisti e riformisti. La destra considera questo collegio proprietà di Berlusconi e quindi si muove all’interno di una logica ereditaria. Noi vogliamo invece che sia della gente e il nostro obiettivo è dare una rappresentanza vera al territorio. Siamo impegnati a trovare la miglior soluzione possibile, che possa dare voce a un’area operosa e produttiva che dal lavoro all’ambiente ha tante questioni aperte che meritano attenzione".

E nelle ultime ore si è fatta avanti anche l’ipotesi della candidatura in solitaria di Cateno De Luca. Il leader di ‘Sud chiama Nord’ ed ex sindaco di Messina vuole sfruttare le suppletive a Monza per preparare il terreno in vista delle Europee: "Non è una provocazione, è una candidatura seria – assicura Laura Castelli, portavoce nazionale di ‘Sud chiama Nord’, già vice ministro al Mef –. Ha preso 500mila voti in Sicilia ed è stato capace di farsi eleggere sindaco di 4 città diverse e di risanarle applicando ricette che nessuno ha il coraggio di attuare. Lui partecipa sempre per vincere".