Lissone (Monza Brianza) – C’è chi nel giorno del suo diciottesimo compleanno si sveglia sognando la patente della macchina che potrà finalmente guidare e chi invece immagina la festa, grandiosa, con gli amici, e una montagna di regali. Ma la domenica speciale di Eros Colucci, neomaggiorenne di Lissone, non è andata così.
Lui la mattina della sua prima giornata da ‘adulto’ l’ha suggellata con il voto. Per l’Europa. Una mattinata cominciata presto, visto che Eros ha dovuto subito vedersela con la burocrazia. “Sono andato a rifare la carta di identità e a chiedere la tessera elettorale – racconta Eros –. All’inizio sembrava che ci fossero delle difficoltà nell’avere immediatamente la tessera, ma poi me l’hanno data. Così sono andato a votare nel seggio 11 delle scuole Aldo Moro di Lissone. Ho avuto la fortuna di votare nello stesso seggio in cui mio padre faceva lo scrutatore”.
Papà Giuseppe, guardia giurata a Mediaset, si era subito informato. Detto fatto: tutto il seggio, presidente, segretario e scrutatori, si è mobilitato fin dal giorno prima con una telefonata alla Prefettura di Monza, dove è stato chiarito che il ragazzo avrebbe potuto votare senza problemi persino il sabato, cioè la vigilia del compleanno. E lui ha colto il regalo con semplicità e responsabilità, posando per la foto di rito con la scheda in mano davanti all’urna con il padre. Eros non è politicizzato, ma come tanti ragazzi della sua età sente l’Europa come la casa dove potrà abitare nel futuro.
"La sensazione? Su due piedi non la so descrivere – ammette – Mi sono sentito più adulto, capace di avere delle idee su un futuro mio, su cosa voglio veramente. E questa è una sensazione bella e nuova. Mi sono sentito più adulto”. «"Sono figlio unico, la mia ragazza è più piccola e probabilmente tra i miei amici sono il primo ad avere votato. Credo di essere stato l’unico anche a scuola. Non ho avuto nessuno con cui confrontarmi, solo mio padre”.
Eros frequenta la quarta classe dell’istituto alberghiero Olivetti, a Monza. “Inizio lunedì lo stage all’Iperal di Lissone, ma ho già fatto esperienze al ristorante. Sogno di diventare cuoco”. E qui entra in gioco la famosa Europa per cui ha votato domenica. “Mi piacerebbe fare esperienza all’estero, girare l’Europa lavorando”, spiega. "Anche se non è così immediato alzarsi dal letto a Lissone e andare a votare per l’Europa”, ammette. Ma alla fine, riflettendoci un pochino, Bruxelles o Strasburgo possono essere molto più vicine di quanto si immagini. “E comunque adesso penso che andrò a fare la patente”.