
La targa in memoria di Sergio Ramelli imbrattata da ignoti: polemica politica a Monza
Monza – Tensione in Consiglio comunale a Monza, dopo l’imbrattamento della targa dedicata a Sergio Ramelli, in via Calatafimi. Un atto di inciviltà, denunciato dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia Andrea Arbizzoni, e ripreso dall’ex sindaco di Monza Dario Allevi.
Chi era Ramelli
Ramelli era un giovanissimo militante del Fronte della Gioventù (gruppo collegato all’Msi), ucciso con un’aggressione violenta nel 1975 a Milano da un gruppo riconducibile al movimento di estrema sinistra Avanguardia operaia.
Allevi, dopo aver ricordato i soli 19 anni del ragazzo e la brutalità della sua esecuzione – con “dita frantumate dai colpi di chiave inglese mentre cercava di ripararsi la testa” -, ha interpretato l’episodio come il segnale di “rigurgiti” del clima degli anni di piombo che a suo avviso si stanno facendo sempre più presenti in città, con manifestazioni come scritte sui muri minacciose o attacchi ai gazebo di Lega e Fratelli d’Italia.

Controversia e reazioni
Da qui, l’affondo contro il sindaco Paolo Pilotto, per aver permesso il patrocinio del Comune all’evento "Ieri partigiani, oggi antifascisti" allo Spazio Rosmini, dov’è stato proiettato il documentario "Pagherete caro, pagherete tutto". Un documentario del 1976, in cui Allevi ricorda che in più passaggi si incita alla violenza sui fascisti, si attacca il Giornale di Indro Montanelli, e si bestemmia. “Signor sindaco, si vergogni di aver dato il patrocinio a questa manifestazione”, conclude duro l’ex primo cittadino.
Non si fa attendere la risposta del consigliere di LabMonza Francesco Racioppi, che dopo aver citato numerosi casi di omicidi in quegli anni anche di esponenti e rappresentanti della sinistra, ha fatto menzione anche del brutale assassinio di Alberto Brasili, ucciso da cinque neofascisti a coltellate “dopo aver dato un’occhiattaccia a un manifesto dell’Msi”, precisando che fu dopo quel caso che si adottò lo slogan “Pagherete caro, pagherete tutto”.
Il dissenso di Pilotto
Butta acqua sul fuoco il sindaco Pilotto, prima incaricando di far pulire subito la targa dedicata a Sergio Ramelli, e poi rispondendo ad Allevi che l’evento consisteva «nella proiezione di un documentario, come pezzo di riflessione sulla storia». Pilotto precisa però come sia da fare un distinguo tra gli anni della Resistenza e gli anni ’70, in cui si è stati duramente messi alla prova tra “due tendenze violentissime ed eversive”. “Io non mi devo vergognare – conclude –. Negli anni ’70 ho scelto dove dover stare: non con i violenti, di nessun colore, mai”.