GUALFRIDO GALIMBERTI
Politica

Seregno, il sindaco rinviato a giudizio resta in sella. L’opposizione insorge: “Dimettiti”

Aggregazione Aeb e A2A, Alberto Rossi parla ai cittadini su Fb: “Decisioni prese nell’interesse della comunità

Alberto Rossi, sindaco di Seregno

Alberto Rossi, sindaco di Seregno

Seregno (Monza Brianza) – “Affronto questa oggettiva fatica con il supporto della mia famiglia, della mia squadra, di tanti cittadini che nella quotidianità mi fanno sentire il loro sostegno. E allora per questo, come avevo già avuto modo di dire, proseguo il mio lavoro con tutta la determinazione possibile, l’impegno e l’amore che ho per questa comunità”.

Il sindaco Alberto Rossi, dopo il rinvio a giudizio per la vicenda dell’aggregazione industriale tra Aeb e A2A, non rassegnerà le dimissioni. Dopo avere appreso che dovrà affrontare il giudizio sul banco degli imputati, parla ai cittadini attraverso la sua seguitissima pagina Facebook. “Le sensazioni che provo sono molto diverse – scrive –. Le prime stanno tra il dispiacere, l’amarezza e l’arrabbiatura, e si raggruppano attorno al pensiero di vivere una situazione assurda e profondamente ingiusta. Finché avrò fiato ribadirò che ogni decisione presa è stata esclusivamente nell’interesse della nostra comunità, avvalendosi in ogni passaggio di esperti e tecnici fra i più riconosciuti. Poi c’è un secondo gruppo di sensazioni. Quelle che nascono dalla totale certezza di essere in pace con la coscienza. Di avere finalmente, dopo più di tre anni di silenzio sulla vicenda, la possibilità e la voglia di poter iniziare a raccontare la nostra versione dei fatti, certo che la verità possa emergere al meglio”.

Non la pensa così Tiziano Mariani, già leader della lista Noi x Seregno e suo grande accusatore. L’uomo che ha dato battaglia con tutte le sue forze contro l’aggregazione industriale: “Mi chiedo come fa Rossi a restare impassibile e a governare la città. Il Comune di Seregno è parte civile e chiede il risarcimento del danno per 31 milioni di euro. E, oltretutto, la nostra Costituzione a coloro che esercitano funzioni pubbliche chiede disciplina e onore”.

Luca Tommasi (Forza Italia), avverte che Seregno rischia la paralisi con sindaco e il segretario sul banco degli imputati. E chiede: “Rossi è disposto a rinunciare alla possibile prescrizione per tutelare la propria onorabilità se pensa di essere innocente?”. Fratelli d’Italia, che già aveva chiesto un passo indietro in occasione dell’avviso di garanzia, si aspetta “un’azione di responsabilità da parte di sindaco e maggioranza, protocollando le dimissioni”, dice Samantha Baldo, coordinatrice cittadina. Stesso invito anche da parte della Lega: “Chiediamo un comportamento adeguato per non creare ulteriori danni. Sindaco e assessore prendano le misure necessarie per difendersi in libertà e lasciare che il Comune si possa tutelare”. Per la Lega il consigliere regionale Alessandro Corbetta ricorda: “Nel 2017, per questioni meno gravi e finite nel nulla, l’ex vicesindaco Giacinto Mariani aveva deciso di dimettersi”.