Monza - «Lui è stato il mio sindaco per 5 anni, io sarò il suo per 5 anni e su questa base potremo costruire il futuro di Monza". Paolo Pilotto eredita il testimone di sindaco da Dario Allevi. Riconosce che "quando si lavora con tanti militanti attorno qualche puntura di spillo c’è, ma credo sia fondamentale il rispetto personale, la stima e il rispetto del ruolo che ciascuno di noi ha avuto".
Il professore di religione e vice preside del liceo classico Zucchi, da trent’anni in politica, due incarichi da assessore (dal 1995 al 1997 a istruzione e biblioteche, tra il 2002 e il 2007 a istruzione, personale, statistica e sistemi informativi), ha vinto con il sostegno di 8 liste (Partito democratico, Azione, Italia Viva, MonzAttiva e Solidale, Possibile, LabMonza ed Europa Verde oltre alla lista Moccia che si è alleata in vista del ballottaggio). «Abbiamo fatto 130 giorni di campagna elettorale costruendola sulle idee, sull’incontro e anche sul sorriso e sul dialogo. Ci siamo resi conto, giorno dopo giorno, centimetro dopo centimetro, che questo meccanismo, questo modo di comunicare funzionava. I cittadini si sentivano rassicurati". Il neo sindaco ricostruisce il cammino che lo ha portato a ribaltare ogni previsione: "I sondaggi dicevano che la partita si sarebbe chiusa il 12 giugno a favore del centrodestra. Così non è stato. Subito ci siamo resi conto che la città ci chiedeva di andare avanti, più parlavamo senza criticare troppo, più cresceva se non il consenso, almeno l’interesse".
Così "abbiamo continuato a parlare con la gente. E le persone ci hanno pesato. A tutti noi, non parlo soltanto di me, ma di una coalizione che ha messo in campo oltre 250 volontari, che ha costruito insieme un manifesto, le primarie, il programma, la campagna elettorale, ha costruito insieme l’apparentamento con la lista Moccia e oggi è qua a dire che probabilmente qualcosa di questo messaggio è passato". Constata che "molto spesso la politica è scontro, nervosismo, tattica, strategia" e ammette che "un po’ di tattica e strategia l’abbiamo fatta anche noi, ma abbiamo preferito due parole chiave: proposte (tante), alcune a breve altre a medio e a lungo termine, e un rapporto sorridente con la città e con la Brianza a cui tengo tantissimo. Perché è insieme che possiamo risolvere i problemi della nostra città e della nostra Brianza. E insieme ce la faremo a migliorare le cose".
Oggi la proclamazione e l’insediamento da sindaco. Poi "sicuramente inizieremo da subito a mettere in lavorazione certi impegni presi. Anche perché 100 giorni passano in fretta. E dal primo di settembre mi metterò in aspettativa da scuola, sarebbe impensabile oltre che impossibile fare anche il professore".
Anche perché "adesso abbiamo una responsabilità forte, la consapevolezza di quello che succede deve portare a una grandissima umiltà. Una quota sempre maggiore di persone non partecipa al voto, il che vuol dire che tu sindaco hai la responsabilità di ricordare che rispondi a un voto di preferenza, ma anche a un’enorme quantità di cittadini che non hanno votato oppure hanno votato qualcun altro. Questo impone umiltà, serietà, serenità nei rapporti e il dovere di costruire la città insieme ai cittadini". A cominciare, ad esempio, dagli asili nido: «Certo , non toglieremo in pochi mesi 170 bambini dalle liste d’attesa, ma cominciamo da subito a tagliare i tempi. E poi ci sono le associazioni culturali che si aspettano di essere chiamate e che vorrebbero vedere qualche stimolo sulla Villa Reale oltre al tema dell’edilizia convenzionata e delle case per i giovani che sono un tema importantissimo e un’esigenza impellente. Sia chiaro, non amo le promesse, non amo le parole a vanvera, nemmeno i proclami: lavoriamo perché le idee siano tendenzialmente realizzabili".
Così "Monza potrà finalmente riprendere vitalità – promette l’alleato Ambrogio Moccia –. La città ora ha un sindaco in grado di rilanciarla, il sindaco che si merita". Del resto "Pilotto ha dimostrato di avere davvero la stoffa da sindaco – sottolinea il senatore brianzolo del Pd Roberto Rampi –. Una persona corale e generosa. E quando il coro viene diretto bene, crea una bella armonia. E con l’armonia si ottengono questi risultati. Poi, certamente, per come sono andate le Comunali in Lombardia, è evidente la crisi del centrodestra, che non si traduce automaticamente su di noi, ma direi che questa idea di una coalizione davvero plurale e della possibilità di fare sintesi con il Pd che fa, anche generosamente, da perno, sia un modello che alle Regionali del prossimo anno sarà fondamentale".