Hanno avuto cammini fin qui contrapposti Renate e Alcione. Quando una andava forte, l’altra tentennava e viceversa. I nerazzurri infilarono cinque vittorie di fila nelle prime cinque giornate, l’Alcione ne ha vinte sei tra la sesta e l’undicesima. Gli orange di Milano han perso tre delle ultime quattro, mentre il Renate ha chiuso in crescendo il 2024. L’unica cosa in comune, sostanzialmente, è avere perso l’ultimo match. Il Renate lo ha fatto piuttosto malamente a Salò contro la Feralpi, l’Alcione di misura contro la Virtus Verona. Ma è anche vero che quello delle 17.30 di oggi al “Mino Favini“ è a tutti gli effetti uno scontro diretto playoff: quinta contro settima con due punticini di separazione.
Mister Foschi dovrà fare a meno degli squalificati Siega, espulso domenica nel finale, e Riviera. Cambierà sicuramente qualcosa nella linea a tre titolare con Gardoni schierato vicino ad Auriletto e Spedalieri. Foschi non ha gradito il primo tempo di Salò e non è da escludere che operi enormi cambiamenti come Esposito che era stato schierato da mezzala e Di Nolfo (foto) alle spalle dell’unica punta Plescia. Entrambi sono stati sostituiti al 46’. Magari ci sarà un’opportunità in più per Bocalon, attenzionato dalla Clodiense tra Natale e Capodanno.
Intoccabili Vassallo e Delcarro a centrocampo. Giovanni Cusatis, che a Meda ha allenato, ha convocato 23 elementi tra cui l’ultimo arrivato Christian Acella che l’Alcione ha presentato l’altro giorno, prendendolo in prestito dalla Cremonese dopo aver disputato il girone di andata al Giugliano.
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