ROBERTO SANVITO
Sport

La carica "Renate, puoi dare di più"

Mister Pavanel è soddisfatto per aver fermato il Padova finora imbattuto, ma chiede di migliorare ancora

La carica "Renate, puoi dare di più"

Sono cinque nei tre campionati professionistici italiani le squadre fin qui imbattute. E una di queste (oltre a Torres, Perugia, Juve Stabia e Audace Cerignola) è proprio il Padova, fermato in casa nel turno infrasettimanale sullo 0-0 dal Renate. Che si conferma, in questo momento, a suo maggiore agio quando gioca in trasferta rispetto alle gare interne a Meda.

A una prima analisi elementare e superficiale questo dato (7 punti nelle ultime tre trasferte, un pareggio e un ko nelle ultime due al “Mino Favini”) potrebbe essere spiegato analizzando le caratteristiche tecniche e fisiche dei giocatori attualmente a disposizione di Pavanel specie in attacco, piccoli, rapidi e dinamici, quindi – dice la teoria – bravi a colpire in contropiede. Probabilmente non è esattamente così, magari è semplicemente un caso e forse ne sapremo di più sabato quando in Brianza arriva il Novara, ultimo, contestato e, al contrario del Padova, l’unica squadra che in campionato non ha ancora vinto una volta. Ma intanto il tecnico analizza i 90 minuti dell’Euganeo e il giudizio non potrebbe essere che positivo. "Quanto tu vieni a Padova e fai un punto giocando la partita, ecco, devi essere contento. Perché di fronte hai una squadra forte, imbattuta e che si giocherà il titolo fino in fondo. Fatta questa doverosa premessa, penso che abbiamo interpretato la gara molto bene e dico anche che se avessimo messo maggiore cattiveria sulle azioni potenzialmente pericolose che abbiamo creato, avremmo potuto anche fargli male…".

Pavanel spinge. "Chiaro che qualche occasione loro l’abbiano avuta, su palla inattiva o scaturita da qualche nostro rinvio sbagliato, però credo che nel complesso abbiamo tenuto il campo meglio di loro. Ripartiamo dalle cose positive fatte, occorre migliorare nei dettagli, su quelle cose che ti fanno vincere le partite e non rischiare di perderle". La tensione del tecnico veneto (che in passato aveva allenato a Padova prima di essere esonerato) è rivolta al futuro nel senso che il punto di Padova non deve essere interpretato come un qualcosa che in parte rimedi al ko con la Pro Patria. "Non guardiamoci alle spalle piuttosto pensiamo a quello che ci attende. Che sulle partite giocate non puoi farci più nulla. La sconfitta di sabato ci ha fatto male, vero, e ci deve insegnare che bisogna essere concentrati dal primo all’ultimo secondo".

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