ROBERTO SANVITO
Sport

La Folgore riprende il ballo. Vittoria ad Arconate dopo lo stop

Calcio Serie D, decisiva la rete di Ferrandino in casa del combattivo fanalino di coda

Daniele Ferrandino, autore del gol decisivo per la Folgore Caratese ad Arconate

Daniele Ferrandino, autore del gol decisivo per la Folgore Caratese ad Arconate

La pausa da vittorie della Folgore Caratese è durata solo una partita, il tempo di assorbire l’1-1 casalingo contro la Casatese Merate e la formazione di mister Carobbio è immediatamente tornata al successo nel turno infrasettimanale di ieri pomeriggio. Blitz ad Arconate firmato Ferrandino e Desenzano – battuto nel derby dalla Pro Palazzolo – che scende a +2, mentre scappa la capolista Ospitaletto corsara a Magenta.

Tre punti non semplici quelli conquistati contro il fanalino di coda milanese che anche contro la Folgore conferma gli atavici problemi sotto porta acuiti dall’attenta difesa azzurra che cambia protagonisti ma non l’efficacia; concesso un turno di riposo a Bigolin che va in panchina, ma adesso c’è Oliveri di cui, sembra, Carobbio si fidi ciecamente. Pochissimi i pericoli corsi da Salvalaggio già nel primo tempo, più combattuto ed equilibrato rispetto al secondo, quando bisogna aspettare una ventina di minuti abbondanti per il primo pericolo col rasoterra di Sette controllato dall’estremo difensore brianzolo. Gli ospiti ci provano da fuori con Ferrandino e soprattutto con la conclusione velenosa di Maspero; al 43’ serve il miglior Santulli e i suoi addominali per dire di no a Ferrandino. Che fa le prove generali del gol, anche se buonissima parte del merito va ascritta a Forchignone, abile a superare a doppia velocità il marcatore e mettere in area un pallone da spingere solo in fondo al sacco da zero metri. Sbloccare la partita era la parte più complicata, ora la Folgore deve solo amministrare e lo fa senza mai andare in affanno. Prova a complicarsi le cose Arpino sfiorando l’autogol. L’Arconatese orchestra bene poi in area sciupa quando c’è da finalizzare come al 76’, Menegazzo sfonda bene a sinistra ma Donizetti spara alto.

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