CARATE
di Roberto Sanvito
Fa e disfa la Folgore Caratese. Come Penelope. Per la seconda volta di fila dopo una bella vittoria incappa in una cocente sconfitta e vede sempre più lontane le posizioni nobili della classifica. Oggi il primo posto è addirittura a dieci punti, come le giornate fin qui giocate. Al Varesina Stadium c’è di più, perché il ko di misura matura nel secondo tempo dopo che al 58’ l’arbitro aveva lasciato i padroni di casa in dieci uomini sventolando il cartellino rosso in faccia a Sali. Ma la Folgore non ha nemmeno il tempo di organizzare l’arrembaggio che va sotto e a combinarla è paradossalmente Salvalaggio, il migliore degli azzurri in questo primo quarto di stagione, che va in tilt sulla pressione di Bertoli, scivola sul terreno bagnato e poi entra in contatto con l’attaccante avversario. Per il direttore di gara è rigore, dagli undici metri si ripete il duello Bertoli-Salvalaggio vinto ancora dal giocatore di movimento. Poi ci sarebbe mezz’ora per rimettere in piedi la partita, Carobbio svuota la panchina, le prova tutte, ma è la solidità della Varesina a prevalere ingabbiando Simeri e Ferrandino, mai pericolosi dalle parti di Chironi per quella che è la sconfitta numero cinque, il 50% delle volte che la squadra di Verano è scesa in campo.
Diverso il primo tempo, combattuto, sostanzialmente equilibrato come il conto dei legni, uno per parte. Il primo lo colpisce di testa Arpino - a inizio ripresa fuori per un problema muscolare - che in proiezione offensiva al 22’ spizza bene. Sul capovolgimento di fronte, stessa scena, stessa testa (quella di Arpino) e Salvalaggio vola all’incrocio. Gli azzurri, schierati con un 4-2-3-1 senza Maspero (in panchina) e Mazzarani (nemmeno convocato), soffrono qualche ripartenza della Varesina vicina al gol, però, sugli sviluppi di un corner, l’ex Rosa di testa colpisce la traversa al 45’.
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