ROBERTO SANVITO
Sport

Oscar Magoni analizza il girone di andata del Renate: sfida alla Pro Patria

Oscar Magoni fa il bilancio del Renate: solida difesa, margini di miglioramento in attacco e focus sui giovani.

Da sinistra il ds Oscar Magoni, il tecnico Luciano Foschi e il dg Massimo Crippa

Da sinistra il ds Oscar Magoni, il tecnico Luciano Foschi e il dg Massimo Crippa

Tocca a Oscar Magoni fare il bilancio del girone di andata del Renate che si è chiuso venerdì sera con la vittoria interna contro la Pro Vercelli. Ma la (breve) pausa invernale non coincide con il giro di boa del campionato perché sabato pomeriggio a Meda, nel turno pre-natalizio, arriva la Pro Patria che, ad agosto, fu la prima avversaria dei nerazzurri a Busto Arsizio, partita che coincise con la prima di cinque vittorie di fila di misura che diedero immediato slancio al campionato delle Pantere. Seste in classifica a quota 31 punti ma ad appena due lunghezze dalla terza posizione occupata dalla Feralpi, tanto per capirci. Se Padova e Vicenza stanno facendo un campionato a sé, dietro l’equilibrio regna sovrano.

"La squadra ha espresso fin qui un gioco più che sufficiente, dimostrandosi molto solida, ma anche con molti margini di miglioramento" dice il direttore sportivo nerazzurro, di fatto alla sua prima vera intervista stagionale dopo che alla presentazione estiva di mister Foschi preferì non rilasciare alcuna dichiarazione. Il riferimento ai miglioramenti è chiaramente alla fase offensiva, con 15 gol il Renate ha il terzo peggior attacco del girone A. "Possiamo farne chiaramente di più… il nostro è un percorso difficile, ma c’è tanta fiducia nei confronti di questi giocatori che hanno dato molto". Poi fa un sunto di queste prime 19 giornate. "Abbiamo avuto una partenza sprint, eccezionale, inaspettata. A seguire c’è stato un leggero calo, ma nelle ultime sei gare ci siamo ripresi bene, la reazione è stata importante. I giocatori si sono dimostrati professionali e professionisti".

Poi svela quale è l’obiettivo di giugno, "salvarsi il prima possibile". Con 31 punti nel girone di andata il più, in questo senso, è fatto. "Sono contento anche del mister che ha saputo gestire molto bene il parco giocatori a disposizione. Eccezion fatta per i portieri, tutti i componenti della rosa sono scesi in campo. In più stiamo dando spazio e valorizzando tanti giovani del 2003, 2004 e 2005, oltre a un settore giovanile che anche quest’anno sta facendo molto bene". Più spiccio il commento dello stesso Luciano Foschi sul rendimento nel girone d’andata della sua squadra. "Trentuno punti? Per come son fatto io avrei firmato col sangue… Poi c’è il rovescio della medaglia ed è che non ho assolutamente voglia di fermarmi".

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