ROBERTO SANVITO
Sport

Oscar Magoni rinnova con il Renate: biennale per il direttore sportivo

Il Renate conferma Oscar Magoni con un rinnovo biennale. Obiettivo: playoff e un futuro competitivo.

Il diesse Oscar Magoni (. foto Peruzzetto

Il diesse Oscar Magoni (. foto Peruzzetto

Il superamento (abbondante) di quota 50 punti in classifica – ora il Renate ne ha 53 e mancano alla fine ancora tre turni – i playoff in tasca con alla portata il quarto posto e una salvezza conquistata con largo anticipo valgono un bel rinnovo contrattuale per Oscar Magoni. “Biennalone“ per il direttore sportivo bergamasco oramai legato a doppio filo con club nerazzurro visto che la sua prima esperienza nelle vesti di allenatore risale al 2007. Poi è stato un “prendersi e lasciarsi“ fino alla legislatura attuale destinata a durare almeno fino al 2027.

"Renate che per me è più di una squadra di calcio, ma una famiglia. Qui ho amici di lunga data, il percorso continua con l’obiettivo in questi due anni di costruire un Renate sempre più competitivo". Dopo la partenza falsa della passata stagione. "Sono molto dispiaciuto perché nell’estate del 2023 volevamo intraprendere un progetto biennale che per mille motivi non ha funzionato. Abbiamo ritardato questa ripartenza e posso dire che oggi siamo sulla buona strada. Il gruppo attuale è composto da giocatori di categoria importanti che rappresentano uno zoccolo duro intorno al quale modellare la squadra del prossimo anno, con la testa però ai playoff in arrivo. Questa squadra li merita".

Ancora un cenno alla sua lunga permanenza in Brianza dove ha sicuramente raccolto i migliori risultati in carriera, ripartendo dagli inizi. "Partimmo un po’ allo sbaraglio facendo una Serie D in condizioni complicate. Ma siamo cresciuti costantemente, ogni anno la società aggiungeva un tassello. Oggi il professionismo è impegnativo soprattutto per una società piccola come la nostra che ogni volta deve ingegnarsi per trovare il modo. Ci confrontiamo ogni anno con realtà prestigiose che rappresentano città importanti. Vero, non abbiamo pubblico, non abbiamo la stampa, ma da qui sono passati tanti giocatori che ora militano in A o in B e anche grazie a loro ci siamo guadagnati una certa credibilità nell’ambiente che ci dà la spinta per migliorare sempre, in tutti i settori".

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