RENATE
di Roberto Sanvito
Sono tempi grami per il Renate. La magia delle prime cinque vittorie consecutive è totalmente svanita. In casa i nerazzurri non vincono da quattro turni, l’ultima volta lo hanno fatto 51 giorni fa: con AlbinoLeffe, Novara, Caldiero e Lumezzane hanno raccolto la miseria di un punticino e sono sprofondati da secondi al nono posto, quasi fuori dai playoff. Il fondo di questa discesa libera la squadra di Foschi l’ha toccato nel primo tempo di ieri contro il Lumezzane, un monologo, in lungo e in largo della squadra bresciana ed è quasi un caso che le squadre vadano al riposo solamente sullo 0-1. Il manifesto dei primi 45 minuti lo stampa proprio Foschi che al minuto 41 opera un triplo cambio che assomiglia tanto a una bocciatura per chi esce. E sono nomi importanti perché si parla dei due attaccanti principali, Bocalon e Plescia più Ghezzi, promosso nell’undici titolare dopo l’ottimo quarto d’ora di Padova quando però con la squadra sotto di un gol non si poteva far altro che attaccare a testa bassa. Dentro Siega, De Leo ed Egharevba. Ma prima c’è da raccontare di un tempo in cui il Renate la fa da spettatore. Il Lumezzane sblocca il risultato dopo appena sette minuti, Nobile (foto) viene trafitto da un destro da fuori area di Iori, non del tutto irresistibile. Al 26’ Tenkorang da favorevole posizione colpisce l’esterno della rete. Poco dopo tocca a Monachello, prima al 30’ e poi al 40’, Nobile gli dice di no. Meglio nella ripresa la formazione brianzola che però nel suo miglior momento (occasioni con Egharevba e De Leo) capitola, il diagonale di Tenkorang è preciso.
Poco dopo Corti fallisce l’occasione del 3-0. De Leo la riapre, ma di opportunità vere e proprie per il 2-2 non ce ne sono anzi è il Lume che in contropiede potrebbe chiudere i conti.
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