La partita di sabato contro la Pro Patria può essere considerata il “manifesto programmatico“ del Renate “foschiano“ 2024/25. Una squadra senza fronzoli, che segna poco ma subisce ancora meno, capacissima di gestire un gol di vantaggio e magari concedere a Nobile, il suo portiere, un pomeriggio di assoluta tranquillità, al limite di ordinaria amministrazione. Nelle sue dichiarazioni Foschi sembra dire "Questi siamo". Orgogliosamente, intendiamoci.
"Partita equilibrata, combattuta, tipica di questo campionato. La vittoria nasce nel primo tempo, il frutto di un episodio, ma anche il frutto della squadra delle due che ha spinto un po’ di più dell’altra. Poi nel secondo abbiamo sofferto, di occasioni vere pochissime, la Pro Patria non ci ha più permesso di fare come nei primi 45 minuti. Abbiamo badato al sodo, a portare a casa i tre punti. Siamo stati poco bravi a gestire il palleggio, forse la stanchezza, ma al 21 dicembre ci sta tutta. Adesso abbiamo qualche giorno per ricaricare le pile".
Ancora una volta Foschi ha lodato lo spirito di gruppo, la voglia di sacrificarsi, ma anche la voglia di stare insieme, pregi e virtù questi da tenere in considerazione in chiave di mercato. La domanda arriva (gennaio è alle porte) e il tecnico di Albano Laziale risponde con sincerità. "Ne stiamo già parlando per capire insieme cosa c’è da migliorare. Viene facile dire: abbiamo fatto pochi gol allora prendiamo una punta. Ma attenzione, qui servono giocatori adatti al nostro modo di interpretare il calcio, altrimenti diventa complicato e rischiamo di mettere mano a un giocattolo che sta funzionando".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su