In questo momento la Vis Nova è inequivocabilmente la squadra numero uno in Lombardia del campionato di Promozione. Non solo del girone B dove è la capolista solitaria, imbattuta e con la difesa meno perforata, ma della categoria intera dove nessuna squadra al primo posto ha un ruolino di marcia di sei partite e sei vittorie. Ma non solo, perché se ci mettiamo anche le tre partite di Coppa Italia, le vittorie salgono a nove. Le Lucertole di Giussano sono ancora in corsa anche nella competizione che, ricordiamo, mette in palio un bel posticino in Eccellenza per chi la dovesse vincere. Guai, quindi a sottovalutarla, specie agli ottavi e a novembre sulla strada degli uomini di Gabriele Raspelli ci sarà l’Assago, primo nel girone F. Ma torniamo al campionato e al primissimo posto della squadra di Giussano che proprio domenica si è scrollata di dosso la compagnia dell’Ac Lissone, per un duello destinato a riproporsi fino alla fine. "Stiamo parlando di una squadra molto ben attrezzata e di un campionato lunghissimo, di 34 giornate. Ma un bel segnale lo abbiamo lanciato. Chiaro che di strada da fare ce n’è tantissima. Lissone e altre? Certo! C’è il Lesmo e poi c’è il Seregno che alla lunga verrà fuori. Poi il Castello che è lì vicino e la Speranza che deve recuperare terreno, ma di tempo per farlo c’è…". Avere la miglior difesa del campionato è sicuramente un orgoglio. "Questo primato nasce dal grande spirito di sacrificio che caratterizza la mia squadra. Ci stiamo lavorando tanto in settimana e i primi frutti si cominciano a vedere. Attenzione poi, i tre gol presi arrivano da un calcio di rigore, da una punizione e da un calcio d’angolo, da dettagli che si possono migliorare. C’è entusiasmo, ma stiamo coi piedi per terra…".
Durante l’estate la Vis Nova ha cambiato molto. Qualche riconfermato, poi il “blocco Cinisello“ che ha seguito il direttore Zora, gli ex Concorezzese “fedelissimi“ a Raspelli più altri ancora. Metterli insieme non si è rivelato complicato. "Si sono messi tutti a disposizione, abbiamo fatto un grande lavoro di coesione". Ma domenica a Calolziocorte non si scherza. "Campo pesante e per la mia che è una squadra tecnica, meno fisica, sarà una difficoltà in più".
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