{{IMG_SX}} Villasanta (Monza), 20 aprile 2010 - Botta e risposta. I Tagliabue vanno al contrattacco e querelano il tg satirico Striscia la Notizia per il servizio della settimana scorsa in cui si ipotizzava che dietro il sabotaggio della Lombarda Petroli ci fosse addirittura una "centrale clandestina".
E a poche ore dal deposito della querela alla Procura di Monza, Striscia torna ad attaccare: non solo difendendosi dalla querela, ma soprattutto mandando in onda un nuovo servizio con le interviste a due testimoni che sembrerebbero avvalorare l’ipotesi dell’esistenza di una centrale clandestina di idrocarburi a Villasanta.
Tutto inizia al mattino, quando i titolari della Lombarda Petroli di Villasanta (nella foto Giuseppe Tagliabue) danno mandato ai loro legali di presentare querela contro il tg satirico Striscia la Notizia. Oggetto del contendere, il servizio andato in onda mercoledì scorso nel quale veniva resa nota una lettera anonima giunta a Mediaset.
Una lettera-choc, che conteneva accuse pesanti: "La raffineria di Villasanta, apparentemente in disuso, è invece una centrale operativa clandestina". La tesi adombrata era dunque quella che ci fossero autisti che riuscivano ad accumulare litri di gasolio truffando i gestori delle pompe di benzina e stoccavano nottetempo il combustibile proprio nell’impianto di Villasanta. L’ipotesi è dunque che ad aprire le cisterne sia stato un autotrasportatore estromesso dal giro d’affari. Un’ipotesi in realtà abbastanza improbabile per chi conosce l’impianto di Villasanta e ritenuta quindi poco credibile da carabinieri e Procura di Monza.
I Tagliabue decidono di reagire e ieri pomeriggio arriva la notizia: "L’Avv.Giuseppe Bana di Milano, nell’interesse della Lombarda Petroli S.p.a., ha depositato questa mattina alla Procura della Repubblica di Monza una querela per diffamazione contro i responsabili della diffusione della falsa notizia che presso la Lombarda Petroli sarebbe stato attivo un deposito clandestino di combustibili e contro chi ha avvallato tale notizia nonostante la sua palese e facilmente accertabile falsità".
A ricevere la querela non è stata però solo Mediaset, ma anche l’assessore ad Arredo, decoro urbano e verde del Comune di Milano, Maurizio Cadeo, che a Striscia aveva fatto sue le ipotesi avanzate nella lettera-choc presentando denuncia alle Fiamme Gialle.
"In quel servizio si parla di una centrale clandestina aperta di fatto con la compiacenza dei suoi titolari, è inaccettabile - spiega l’avvocato Giuseppe Bana -: tra l’altro in quel sito di stoccaggio non c’è mai stato gasolio comune, ma gasolio utilizzato nelle centrali termoelettriche e negli impianti industriali. Un deposito fiscale tra l’altro controllato costantemente da Guardia di Finanza e dogane". Ieri la risposta di Striscia, con i due testimoni (uno incappucciato) che raccontavano di strani movimenti attorno alla centrale di Villasanta.
Sulla vicenda nei giorni scorsi era uscito con un duro comunicato anche il segretario di Monza di Rifondazione Comunista, Marco Fraceti: "Come per le grandi inchieste che hanno visto protagonisti poteri forti, occulti e criminali arriva il depistaggio".
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