Usmate Velate, 25 agosto 2010 - L'attività della Lat Bri resta ferma. Le mozzarelle già prodotte ma ancora stoccate nei magazzini rimangono bloccate. L’Asl di Monza e Brianza mantiene sospesa la produzione dell’azienda casearia fino a quando «non saranno risolte le irregalirità di gestione riscontrate e non verranno sciolti i dubbi su alcuni problemi che potrebbero compromettere la qualità della produzione stessa». Il direttore generale dell’Azienda sanitaria, Pietrogino Pezzano, attende dall’Istituto zooprofilattico di Brescia gli esiti degli esami batteriologici e chimici sui prelievi effettuati all’interno dell’impianto di produzione delle mozzarelle e delle due vasche dell’acqua sequestrate.
"Abbiamo il dubbio che ci potrebbe essere qualche problema e per questo sono anche stati fermati i prodotti in magazzino", puntualizza Pezzano. Tuttavia non c’è alcun rischio sui prodotti già entrati nel circuito della vendita, come conferma il fatto che non c’è stato alcun ritiro delle mozzarelle dagli scaffali di negozi e supermercati (Lat Bri produce, oltre ai latticini col proprio marchio, anche quelle “griffate” Esselunga, Auchan e Coop, solo per fare alcuni esempi).
L’azienda, convinta di aver avviato tutte le procedure necessarie a sanare i problemi amministrativi, contava di riprendere l’attività già oggi. Ma non sarà possibile. Manca l’esito degli esami e i veterinari dell’Asl, ai quali ieri mattina doveva essere consegnata la documentazione supplementare richiesta, erano tutti a rapporto dal direttore rientrato dalle ferie.
"Sono in contatto con l’azienda - spiega il sindaco Maria Elena Riva - e, se non riprenderà al più presto l’attività, siamo preoccupati per il futuro degli oltre 300 dipendenti (produzione e consegne sono ferme da giovedì per permettere le ispezioni ndr). Nei pozzi sarebbe stata trovata la presenza di un minerale che, pur non essendo nocivo, non deve entrare nella produzione. Un minerale che in ogni caso, assicura l’azienda, veniva poi filtrato ed eliminato». Una versione confermata dai sindacati. Intanto i clienti (colossi, come visto, di non poco conto premono per avere le consegne)".
Non resta che attendere ora l’esito degli esami che dovrebbe arrivare oggi. Ieri sera i sindacati sono stati convocati dall’azienda per comunicazioni. La speranza è quella di poter riprendere l’attività al più presto per salvaguardare l’azienda e i dipendenti. «Fino a ieri la Lat Bri non aveva preso provvedimenti di cassa integrazione ma la situazione era stata gestita attraverso l’utilizzo dei riposi e delle ferie», spiega Marco Bermani segretario regionale della Flai Cgil. Per la ripartenza a pieno regime degli impianti occorreranno infatti alcuni giorni. E il tempo passa.
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