Monza, 30 aprile 2013 - A 19 anni ha fatto presente le lungaggini burocratiche per la cittadinanza parlando ad una platea vasta, nella quale era seduto anche il presidente della Regione Lombardia e segretario della Lega Nord, Roberto Maroni col quale ha avuto poi uno scambio di battute. Diana Mercado Paez, origini colombiane, ma nata a Monza, all’ultimo anno di liceo scientifico, ha accettato l’invito della Cisl lombarda che le ha offerto il palco del proprio congresso per testimoniare le difficoltà dell’integrazione: “Io sono e voglio sentirmi italiana - ha detto - perchè ho fatto tutto qui, dall’asilo alle elementari, il liceo e tra poco anche l’università”.
"E’ vero che uno straniero deve integrarsi, ma la società deve anche essere pronta ad accoglierlo”, ha proseguito. “Io sento che il popolo è pronto, non capisco perchè le istituzioni non debbano esserlo”. Diana ha spiegato che c’e’ soprattutto “una mancanza che pesa” legata alla cittadinanza, vale a dire il diritto di voto: “Quest’anno i miei compagni hanno potuto eleggere i propri rappresentanti in Parlamento, ma alcuni hanno scelto di non farlo. Mi sono arrabbiata molto: io farei di tutto per avere questa possibilità”.
Ad ascoltarlo in prima fila, il segretario del partito che ha storto il naso alla nascita del ministero per l’Integrazione e che ha levato gli scudi alla prima uscita pubblica del ministro Cecile Kyenge che aveva invitato a superare la Bossi-Fini. Maroni, al termine dell’intervento della giovane, si è alzato per salutarla e ha parlato brevemente con lei chiedendole se avesse già fatto domanda di cittadinanza. Successivamente, lasciando la sala, ha ricordato che “da ministro” aveva “snellito le procedure”. “Ora - ha sottolineato - basta un mese e non piu’ 5 anni per avere la cittadinanza”.
(fonte Agi)
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