Editoriale
Sedotto e abbandonato. Difficile non pensare al film di Pietro Germi osservando il punto a cui è arrivata la vicenda San Siro. Con il sindaco di Milano Beppe Sala nella parte di Agnese Ascalone, mentre Milan e Inter si improvvisano, di volta in volta, in quella di Peppino Califano e del Barone Rizieri. E lo stadio cittadino, suo malgrado, nella parte dell’onore perduto, ritrovato, trasformato e infine dimenticato.
Sul muro che corre intorno alla Maura, l’impianto ippico scelto dal Milan per sostituire il Meazza, c’è una scritta tracciata con una bomboletta spray: “Siamo tifosi, non clienti”. Se davvero la l’ippodromo dovesse diventare lo stadio rossonero, quel muro sarà la prima cosa che verrà abbattuta.