MANUELA MARZIANI
Cosa Fare

Opera d’arte da abitare: un museo-alloggio nella dimora medievale

Arena Po, l’assessore regionale Mazzali: modello replicabile. Due le suite d’arte

Una delle Camere inaugurate al Museo Grillo dove l’arte si coniuga con l’ospitalità

Una delle Camere inaugurate al Museo Grillo dove l’arte si coniuga con l’ospitalità

Arena Po, 18 aprile 2025 –  Shawn Levy ha raccontato “Una notte al museo”, in provincia di Pavia si può vivere l’esperienza singolare di dormire dentro un’opera d’arte, essere accolti da spazi che raccontano una storia attraverso colori, forme e visioni. Tutto questo accade ad Arena Po dove ieri è stato inaugurato il “Museo Grillo camere d’arte”, primo museo monografico in Italia a coniugare ospitalità e arte contemporanea. Il museo-alloggio nasce dalla ristrutturazione di una dimora medievale di circa 400 metri quadri di proprietà dell’artista Gaetano Grillo, trasformata in un percorso espositivo diffuso che culmina in due suite dove l’ospite può vivere l’arte non solo osservandola, ma abitandola. L’idea è nata 8 anni fa, quando il pittore e scultore ha comprato una casa nel borgo che si stava spopolando. “Allora ero docente di Brera e direttore di scuola di pittura – ha raccontato –. Con un accordo tra Comune e Accademia, Arena è stato eletto a borgo d’arte e, invitando alcuni miei colleghi a portare le loro opere, è nato Maaapo (museo arte, ambiente Arena Po) un museo a cielo aperto che fonde arte e natura. Poi ho comprato un edificio contiguo alla mia abitazione con l’intenzione di ricavarne uno studio, ma aveva uno sviluppo verticale e non andava bene”.

Le due suite, ognuna di 70 metri quadri, con soggiorno, camera da letto e bagno, che sono veri e propri spazi d’artista: ogni oggetto, arredo e decorazione è stato pensato e realizzato da Grillo, in un dialogo continuo tra l’opera e chi la vive. La facciata esterna del palazzo è stata affrescata con il tema “Cultura torna natura”, mentre all’interno si snoda un percorso espositivo con oltre cinquanta opere. La struttura, inaugurata ieri, è affidata alla moglie di Grillo, Francesca Arneri. “L’idea di Grillo è un esempio virtuoso di come l’arte possa rigenerare un territorio e accendere una nuova luce su un piccolo borgo – ha detto l’assessora regionale al turismo Barbara Mazzali –. Le ‘Camere d’arte’ sono molto più che una struttura ricettiva di pregio: sono un’opera vivente, un’esperienza immersiva e personalissima, in cui l’arte diventa accoglienza e il turismo si fa cultura. È un modello replicabile”.