
Pavia, 25 aprile: Filippetta durante l'intervento
Pavia, 25 aprile 2025 – Un corteo più numeroso degli scorsi anni ha attraversato il centro di Pavia per l’80° anniversario della Liberazione. Con bandiere, striscioni e fazzoletti al collo diverse centinaia di persone hanno sfilato da piazzale Ghinaglia, dedicato a Ferruccio, un brillante studente di medicina e alunno del collegio Ghislieri, nato a Casalbuttano in provincia di Cremona, ed esponente del partito comunista studentesco, che fu picchiato mortalmente proprio nel piazzale il 21 aprile 1921 in una delle primissime aggressioni fasciste.
Percorrendo tutta Strada Nuova il corteo ha raggiunto piazza del Carmine dove alcuni sono entrati in chiesa per assistere alla messa celebrata da don Daniele Baldi e altri sono rimasti fuori ad assistere a spettacoli di giocoleria. Al termine della funzione è stata letta la “Preghiera del ribelle” di Teresio Olivelli poi il parroco dall’altare ha augurato “Buona festa a tutti”, prima di far uscire tutti i fedeli diretti in piazza Italia per ascoltare l’orazione ufficiale e il primo discorso del sindaco Michele Lissia. “Il 25 aprile siamo chiamati a fare memoria – ha detto il primo cittadino -. Oggi celebriamo l’80° anniversario che rappresenta un’eredità in cammino per chi si rifiuta di restare indifferente e si mette in gioco per difendere i valori che ci tengono insieme”.
Il presidente della sezione di Pavia dell’Anpi, Luca Casarotti ha ricordato il progetto politico della Resistenza e Giuseppe Filippetta, autore di numerosi saggi di storia, storia del pensiero giuridico e diritto costituzionale, ha tenuto l’orazione ufficiale. “Siamo dalla parte di Ferruccio Ghinaglia – ha detto -, di Luchino Dal Verme nobile cattolico, che partecipò alla Resistenza alla guida della divisione Antonio Gramsci, siamo dalla parte di Lina Croce e delle migliaia di staffette partigiane che hanno macinato più chilometri del Giro d’Italia, siamo dalla parte di tutti coloro che hanno scelto di stare con la schiena dritta contro il nazifascismo. Celebriamo questo 25 aprile guardando avanti con la consapevolezza che non basta ricordare, bisogna continuare a scegliere. Chi vuole lo faccia con sobrietà, ma tutti sempre con la schiena dritta”