Aborto, spazio negato: "Ci hanno preso in giro"

Asst scarica la responsabilità su Ats: loro la sala

Aborto, spazio negato: "Ci hanno preso in giro"

L’attivista Rossella Cabras ha denunciato il no della sala per parlare di interruzione di gravidanza

Una sala per parlare di interruzione volontaria di gravidanza in vista delle mobilitazioni del 28 settembre, Giornata internazionale per l’aborto libero, sicuro e gratuito. Il gruppo di Pavia di "Non una di meno" aveva cominciato per tempo a chiedere uno spazio per questa settimana, ma soltanto ieri ha ricevuto un netto diniego perché Asst, che è responsabile dei consultori, non può disporre liberamente delle sale di Ats. "Ci sentiamo prese in giro - ha detto la portavoce del gruppo Rossella Cabras -. Abbiamo cominciato a interloquire con i vertici di Asst a luglio, noi attraverso le pec e loro tramite telefono. Soltanto ieri ci è arrivato un messaggio con il quale siamo state informate del diniego ad avere una sala perché la richiesta avrebbe dovuto essere inoltrata ad Ats. Non potevano comunicarcelo prima? Gli anti-abortisti possono entrare nei consultori, noi no". In ogni caso domani alle 10 "Non una di meno" si troverà davanti alla sede della Asst di Pavia per confrontarsi sulla libertà di accesso all’aborto e sulla salute sessuale e riproduttiva delle donne.